Genasi

I Genasi sono una razza un po' misteriosa ma relativamente conosciuta, più come diceria che altro, e antica quanto gli elfi stessi. A prima vista il loro aspetto è tale e quale a quello di un umano, un elfo, un mezz'elfo o un nano qualsiasi, ma è guardandoli - o ascoltandoli - più da vicino che tradiscono un'origine ben diversa: possono avere occhi dalle iridi fiammeggianti o - al contrario - cangianti come la superficie del mare in tempesta, una voce che sembra sempre nasconda al suo interno il suono di un tuono in lontananza, un profumo intenso e persistente di giacinti, capelli chiarissimi che si muovono lievi anche quando non c'è un filo di vento, una pelle che in alcuni tratti si fa lignea o azzurrastra, o dare l'impressione di essere scolpiti nella pietra.
I Genasi hanno l'affinità all'elemento da cui sono stati "generati", e si mostra in questi piccoli - e numerosi - tratti che li contraddistinguono dalla gente comune, nonché spesso in quello che fanno o la magia che praticano: non è raro trovare Genasi della Terra in mezzo ai boschi a proteggere la natura, a coltivare nei campi, o allevare bestiame, quelli dell'Acqua a navigare come mercanti o pirati, quelli dell'Aria a fare da guaritori erranti o a combattere nelle milizie o nei corpi di guardia, quelli del Fuoco o in una forgia o a eseguire rituali per chi li richiede. Hanno anche un'affinità spirituale piuttosto spiccata a prescindere dal loro elemento, e - nel trovarli - non è raro che siano sacerdoti o chierici.
Non soffrono della stessa discriminazione di cui soffrono i mezz'elfi (a meno ché non siano mezz'elfi a loro volta) semplicemente perché esistono da quando le prime razze senzienti hanno preso vita... E perché si dice che l'ira di ognuno di loro sia l'ira stessa degli Elementi.
La loro aspettativa di vita è invariabilmente di 300 anni, come per i mezz'elfi: raggiungono l'età adulta e la conseguente maturità sessuale a 30 anni e da quel momento non invecchiano nell'aspetto fino agli ultimi 50 anni di vita, in cui i tratti elementali si fanno via via più pronunciati fino a "renderli l'elemento stesso" nel momento della morte, facendoli ricongiungere al loro elemento di affinità. Talvolta accade che, per un'eccessiva depressione o per mille altre ragioni, i Genasi scelgano di "lasciarsi morire" per tornare prima al proprio elemento.
Vengono conosciuti anche col nome elfico di Eloim-sha ("Toccati dall'Elemento"), e spesso additati con i sottonomi elfici ormai diventati di uso comune tra la popolazione più colta: Fyr-sha ("Toccati dal Fuoco"), Acal-sha ("Toccati dall'Acqua"), Unir-sha ("Toccati dalla Foresta"), Zefir-sha ("Toccati dal Vento").
Nota bene: se si sceglie questa razza è necessario scegliere una sola affinità elementale, nonché la cosiddetta "razza base" da cui il Genasi discende. Al momento della scelta nella voce "Segni particolari" devono essere messe almeno tre piccole particolarità che li rendano riconoscibili, di cui almeno una esplicita e ben visibile.

Riproduzione ~

Raramente può accadere che una donna incinta possa venire "toccata" (o - come alcuni credono - "prescelta") da un Elementale dell'Aria, dell'Acqua, della Terra o del Fuoco, e se quella donna è un'umana, un'elfa, una drow, una mezz'elfa o una nana partorirà invariabilmente un Genasi affine all'elemento che l'ha toccata, che solo d'aspetto assomiglierà alla razza a cui dovrebbe appartenere. Da quel momento il Genasi potrà procreare solo altri Genasi, o solo con appartenenti alla razza umana, elfica, drow, nanica o mezz'elfica. Nel caso si accoppi con un altro Genasi di solito l'elemento del bambino è quello della madre. Di norma i bambini mantengono la razza "base" (umana, elfica, mezz'elfica, nanica) del genitore, e da quel punto di vista i mezz'elfi si generano allo stesso identico modo.
Vista così potrebbe sembrare che i Genasi - per questi motivi - siano numerosi, quando invece sono mediamente rari, spesso considerati come leggende finché non se ne incontra uno. Il motivo è che la loro fertilità non permane per un certo periodo della loro vita come accade per le altre razze, ma è ciclica, andando di due anni in due anni. Non vanno in calore, e la loro libido non viene intaccata dall'andamento ciclico della loro fertilità. La generazione di gemelli è estremamente rara, e dopo il concepimento della prole la loro fecondità va naturalmente in stasi per un decennio, consentendo loro di prendersi cura del figlio fino ad una sembianza di indipendenza prima di procrearne altri, e questo a prescindere dal sesso del Genasi genitore. Sono naturalmente molto materni (o paterni) con i figli.
Qualsiasi rapporto sessuale con altre razze non siano l'umana, l'elfica, la drowish, la mezzelfica, la nanica (o altri Genasi) non può generare prole.

~ Usi & costumi

Di solito tendono a far propri gli usi e i costumi della comunità in cui vivono o della "razza di base" di appartenenza: un Genasi di origine nanica tenderà a mantenere gli usi e i costumi dei Nani, così come un Genasi mezz'elfo verrà trattato spesso come tale e un Genasi drow avrà la cultura degli altri drow.
Hanno però un'affinità magica piuttosto spiccata, specialmente alla magia dell'elemento di appartenenza, e una propensione alla spiritualità molto accentuata: non è raro che finiscano per studiare qualche branca della magia o diventino sacerdoti o chierici. Le uniche branche della magia che sfuggono al loro controllo sono quelle dell'elemento a loro opposto (fuoco e acqua, aria e terra) e la necromanzia: non saranno mai in grado di utilizzare l'elemento opposto, e la necromanzia è quanto di più lontano ci sia dalla vitalità delle forze elementali naturali.
Alcuni, al contrario, si scostano dallo studio magico - limitandosi ad utilizzare i trucchetti più basilari del loro elemento - e si buttano su tutt'altro, continuando ad aborrire la non-morte e la necromanzia in generale.

Rapporti con le altre razze ~

I rapporti con la stragrande maggioranza delle altre razze sono cordiali e pacifici, e in generale seguono i rapporti della propria razza "base". Vi è però un odio atavico e insito nella loro natura per demoni, non-morti e vampiri, oltre che un disprezzo profondo per chiunque pratichi la necromanzia come arte magica principale. I Vampiri tendono ad apprezzare particolarmente il loro sangue per le sfumature "esotiche" di sapore che ha, ma alla lunga è un sangue tossico per loro: è come ingerire una droga che lentamente li consuma dall'interno, e come tale possono anche andare in overdose - con tutte le conseguenze del caso - se dissanguano un Genasi.
I Genasi hanno anche una particolare simpatia per Ninfe, Fate e Folletti. Le uniche parziali eccezioni sono all'interno dei Genasi del Fuoco, i quali non amano particolarmente avere a che fare con nereidi e naiadi, oltre che con i maridi, ma apprezzano la compagnia dei Nani, e tra i Genasi dell'Acqua, che al contrario apprezzano i Maridi (e - stranamente - vengono a loro volta apprezzati) ma non hanno gran simpatia per i Nani. Queste eccezioni sono comunque facilmente superabili con un po' di conoscenza reciproca.

~ Bonus & Malus

« Affinità elementale » Un Genasi è particolarmente affine all'elemento che gli "appartiene" di nascita: è immune ai danni dati da incantesimi o attacchi che contengono quel dato elemento o ne derivano, e i suoi incantesimi basati sul proprio elemento tendono ad essere più potenti o flessibili, e di più semplice esecuzione (e non richiedono un focus arcano).

« Magia selettiva » Un Genasi non potrà mai imparare magie, incantesimi o rituali appartenenti all'elemento opposto al proprio, secondo l'opposizione "fuoco-acqua" e "terra-aria". Inoltre non possono imparare o praticare nulla che abbia a che fare con la necromanzia e la non-morte, assolutamente opposti al loro essere. In nessun caso un genasi potrà utilizzare il Potere Divino.