Posts written by Aliénor

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    LEANNE

    Leanne sospiro' infastidita. Non avrebbe mai ottenuto una risposta esaustiva e chiara da Garret, ma solo allusioni o panegirici filosofici. Quindi era inutile continuare a porre domande alle quali non avrebbe avuto risposta se non dopo un'intyerrogatorio estenuante - per lei - e insoddisfaécente.
    Alla fine delle sue poche e vaghe parole le schiaccio' l'indice sul naso, neanche fosse una bambinetta che aveva chiesto di avere un gelato per merenda.

    Per "pensare a me" ci vorrà non poco tempo, dentone. O credi forse che mi basti entrare tranquillamente in città, versare un po' di sangue, esibire la testa di Nereyn e il gioco è fatto? Questi mezzucci da rivolta potranno funzionare tra gli umani ma non valgono con i Drow. per rivendicare una città bisogna avere potere, un potere che io ora non ho e che qui difficilmente posso conquistarmi.

    Gli umani e le loro piccole esistenze, cosa potevano saperne di come si costruisce un regno che sopravviva centinaia di anni? Loro che vedono i loro re e governi nascere, cadere e susseguirsi con la velocità di un battito d'ali.
    Leanne ricaccio' l'orgoglio. Non era facile ammettere la propria situazione con un estraneo ma la realtà era sotto gli occchi di entrambi. In quel momento leanne aveva a mala pena il potere su se stessa, giacché lo stesso Garret, che ancora la immobilizzava, avrebbe potuto strapparglielo e ucciderla o farne il suo cibo per quella notte e chissà quante altre a venire, se lo avesse voluto, e Leanne avrebbe potuto fare ben poco per impedirlo.
    Odiava sentirsi in quel modo e ancora di piu ammettere lo stato tragico della propria situazione. era riuscita ad andare avanti pensando che almeno aveva impedito a Nereyn di ucciderla e di distruggere per sempre il suo futuro, almeno quello non le lo aveva permesso, tuttavia le sue prospettive di tornare alla vita di un tempo non erano rosee. Non aveva alleati, non aveva armate, non aveva denaro, a mala pena aveva la protezione di un vampiro dai denti probabilmente spuntati a furia di usarli per filosofeggiare invece che per mordere.
    Non poteva partire da piu in basso di cosi e forse la cima non l'avrebbe mai raggiunta.
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    LEANNE

    Un guizzo d'eccitazione prese vita negli occhi di Leanne.
    Conquista...
    Allora forse c'era un linguaggio comune che avrebbe pootuto condividere con Garret.

    Vuoi un nuovo regno tutto tuo, dentone?

    Quello era un desiderio che Leanne poteva capire piu che bene. Infondo era cio' che voleva lei. Un impero completamente suo.

    …e Ricerca…ricerca di cosa? Cos'altro vuoi ancora che già non hai o non hai avuto?

    Quindi il succhiasangue voleva qualcosa, era alla ricerca di qualcosa…o magari di qualcuno...
    Ricerca e conquista…si quelle erano cosa che poteva capire. Infondo erano la base della sua vita. Ricerca di nuovo potere e conquista di tutto cio' che la circondava e che desiderava.
    Probabilmente cio' che ricercava Garret non era qualcosa che lei avrebbe voluto per se stessa, ma la base era quella.
    E Garret stava rinunciando per aiutare lei. O forse no…

    E rinunceresti a tutto solo per guardarmi le spalle?
    Solo la Dea sapeva quanto ci sarebbe voluto perché Leanne potesse riconquistare cio' che era suo. Soprattutto dal momento dal momento che per il momento tutto cio' che aveva per farlo oltre alla sua determinazione erano un violino e un vampiro enigmatico dalla fedeltà ancora tutta da testare.
    Invece assistere alla conquista di un altro regno...poteva essere divertnete nel frattempo.

    Magari potrei darti una mano...

    Edited by Aliénor - 18/6/2020, 14:27
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    E potere alle Drow!!
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    LEANNE

    Leanne sorrise divertita.

    È questo che hai visto in me? gli chiese divertita Una bestiolina indifesa bisognosa di aiuto? È per questo che hai deciso di aiutarmi?

    Era strano vedersi attraverso gli occhi di Garret. Certo, rispetto a un vampiro, una piccola drow che non sapeva combattere doveva sembrare una creatura piuttosto fragile e destinata a perire.
    Un'altra cosa però aveva attirato di nuovo il suo interesse.

    Un inaspettato cambio di piani... disse, ripetendo le parole di lui e ricambiando il suo sguardo fisso Quali piani avevi che hai deciso di cambiare per me?

    Cosa poteva aver spinto Garret in quelle terre? Piani...allora anche Garret voleva qualcosa.
    Una possibilità...
    Sì, il loro incontro lo era. Per lei era la possibilità, per cominciare, di vedere migliorata la sua condizione attuale e magari un giorno di riavere ciò che era stato suo. E per lui? Quale possibilità poteva fornire per un vampiro avere una drow in disgrazia da proteggere? Era solo perché l'aveva trovata interessante, come diceva lui? Tanto interessante, a quanto pareva, da decidere di seguirla e di rinunciare a questi sedicenti piani.
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    LEANNE

    Leanne lo guardò con serietà.

    Il nosto incontro è un'occasione, e proprio perché la vita non è un gioco, è fondamentale per me capire se è un'occasione che vale la pena cogliere o se invece è un rischio inutile che sarebbe meglio evitare. Il caso può averci fatto incontrare, ma ciò che ne deriverà o ciò che significherà per ognuno di noi non lo è affatto.

    Quella era la verità del suo mondo. Il caso e la fortuna mettevano sulla tua strada, persone, scontri, imprevisti ma solo tu eri responsabile per come quegli ostacoli avrebbero influenzato la tua vita.
    Aveva visto uccidere sua madre e le era stato strappato via tutto ciò che possedeva, costringendola a vivere di espedienti in un mondo che odiava e che non le apparteneva, ma che fosse dannata se avrebbe permesso che tutto ciò la definisse e le impedisse di ottenere ciò che voleva. Avrebbe potuto raggomitolarsi su se stessa, dare la colpa al fato e diventare vittima degli eventi, oppure poteva decidere di agire e piegare quel fato a proprio vantaggio.
    Poteva una persona come Garret comprendere? Qualcuno che era diventato un vampiro suo malgrado e che non aveva potuto dimenticare il suo essere umano? Forse no.
    Garret lasciò andare i suoi polsi, ma per il resto non si mosse di un solo centimetro. Leanne continuò a guardarlo dritto in volto. L'unico gesto fu di spostare una ciocca dei magnifici capelli argenti di lui e attorcigliarseli intorno a un dito.

    E tu? Come lo definiresti?
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    LEANNE

    Sentire le zanne di Garret sul proprio collo le procurava una sensazione mai provata prima. Leanne era una drow. Una nobile. E al momento persino un'esule ricercata in terre straniere. Conosceva il pericolo meglio di molti altri, in molte sfumature diverse, eppure quella sensazione era del tutto diversa. Era quasi...eccitante...probabilmente dovuto al fatto che il pericolo comportasse una certa intimità.
    Garret aveva ragione: provare qualcosa in prima persona era diverso dal vederlo. Non le aveva fatto nulla fino a quel momento, eppure era bastato quel piccolo gesto per farle capire il perché ci fossero persone che si offrissero spontaneamente per essere "donatori". Si era sempre chiesta perché qualcuno avrebbe mai dovuto offrirsi per una cosa del genere.
    Alle sue parole, Garret quasi rise e tornò a distanziarsi per guardarla in volto. La sua voce si era fatta diversa. Più profonda e...sensuale...le parlò in modo seducente. Leanne sollevò un sopracciglio e gli rivolse un sorriso divertito.

    In questo preciso momento... gli disse rispondendogli con un tono ugualmente seducente ...tu mi diverti.

    Ed era vero. Cominciava a trovare Garret davvero spassoso. Un vampiro che non voleva nutrirsi di lei, che anzi si era offerto di servirla e proteggerla senza niente in cambio. Superati sfiducia e dubbi era davvero esilaranti. Leanne si sarebbe divertita un mondo a vedere fin dove si spingessero le contraddizioni dello strano essere che ancora la immobilizzava ma senza minacciarla seriamente.

    E non so come sia stata la tua vita, ma nella mia casualità e fortuna non sono contemplati. E si soccombe loro allora si soccombe e basta.
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    LEANNE

    Di nuovo Garret non parve toccato più che altro dalle immagini che gli aveva creato nella mente. Nonostante il ringhio e il fatto che la avesse costretta a terra pareva pienamente in sé.
    A quanto pareva aveva ragione: né lei né il suo sangue erano una gran tentazione per lui. Nonostante la paura iniziale, era ormai chiaro per lei che lui la stesse prendendo in giro e stesse solo "giocando" come diceva lui.
    Ne dubito per un istante quando sentì le zanne sfiorarle la pelle, ma fu solo un istante. Neppure avendola sotto il suo completo controllo, incapace di difendersi, con le zanne già pronte ad affondare era pronto a nuocerle. O Garret era un idiota con più scrupoli che neuroni oppure Leanne poteva stare più che tranquilla perché era ormai quasi evidente che Garret non le avrebbe mai nuociuto, indipendentemente da cosa lei avrebbe fatto.
    Leanne rimase in silenzio per un istante mentre Garret continuava a provocarla. In quei momenti, Leanne avvertì tutto il peso di lui sul proprio corpo. La presa salda sui polsi e le parole sussurrate all'orecchio. Le zanne e le labbra che le sfioravano il collo. Improvvisamente avvertì un lieve disagio. Passata la paura di essere salassata, quella situazione le parve particolarmente fisica e...intima. Che fosse quello che cercava Garret? I vampiri potevano farlo? Infondo erano morti...
    "Ma se per te è solo un gioco..."
    Leanne smise di assediare la mente di Garret, infondo era del tutto inutile. Cercò di regolarizzare il più possibile il suo respiro e di rilassare completamente il corpo, per fargli capire che non avrebbe tentato altri colpi di testa.

    Potrò anche divertirmi in molte delle cose che faccio... gli sussurrò di rimando nell'orecchio con voce leggera e quasi sensuale ...maniente nella mia vita è mai stata un gioco.
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    LEANNE

    Nella sua mente si susseguirono immagini confuse, richiamate dalla sua ipnosi, ma nella mente di Leanne non avevano senso e a mala pena riusciva a distinguerle. Non fece a tempo a reagire che Garret la anticipò. Fu un istante e ringhiando le fu addosso.
    Aveva voluto una reazione e infine l'aveva ottenuta. Seppure un poco più violenta di ciò che avrebbe voluto.
    Gli occhi di lui, freddi e per nulla "umani", erano inchiodati ai suoi.

    Sbaglio o ti avevo già detto di non metter mano nella mia testa?, le disse.

    Quindi era quello che infine lo aveva fatto scattare? Non aveva quasi reagito alle immagini che gli aveva mostrato. Aveva paura che lei trovasse qualcosa nella sua mente? Cosa aveva da nasconderle?
    Leanne ricambiò lo sguardo. Non avrebbe ceduto in quel momento. Sentiva Garret e il suo imponente corpo incombere su di lei, un ringhio che ancora le risuonava nelle orecchie e i polsi immobilizzati. Non avrebbe mai ammesso che dovette respingere un minimo di timore, un brivido che serpeggiava lungo la sua schiena.

    Non sarà di certo l'ultima volta che lo faro', dentone. sussurrò cercando di dare un'inflessione decisa alle proprie parole.
    Lo sai... continuò con un nuovo sorriso crudele ...che posso vedere anch'io tutto ciò che la mia ipnosi ispira? Che cosa potrei trovare la prossima volta?
    Parlare aveva funzionato. Si era ripresa dal momento e aveva riguadagnato la sua solita sfrontata sicurezza.
    E comunque non hai risposto alla mia domanda...
    Le sfumature viola nei suoi occhi si intensificarono e ricreò un'immagine di sé stessa che si nutriva avidamente di un giovane umano.
    Cominci a pentirti di aver deciso di seguirmi?

    Edited by Aliénor - 19/5/2020, 16:31
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    LEANNE

    Leanne lo guardo' sollevando un sopracciglio e senza poter trattenere un sorriso di divertimento. Vedere qualosa e provarlo sulla propria pelle era effettivamente diverso. Era un discorso logico. Tuttavia Garret pareva non aver ancora compreso il senso del suo discorso. Se mai avesse dovuto chiederele di "porgergli il collo" avrebbe dovuto fornirle un guadagno ben superiore all'ebbrezza di una nuova esperienza e al soddisfare una curiosità. Certo, Leanne era curiosa, soprattutto per quanto riguardava lui e la sua razza, ma non era stupida al punto da rischiare la vita per un cosi misero guadagno. E maggiore è il rischio piu alto questo deve essere.
    Nella sua mente baleno' un'immagine. Non poté farne a meno. I denti di Garret che le laceravano la carne e cominciava a nutrirsi di lei. Un brivido le percorse la schina. Si, provarlo sarebbe stato tutt'altra cosa che vederlo.

    Touchée ammise infine con un fremito che ancora le percorreva la schiena, a metà tra paura e qualcos'altro che Leanne per il momento non voleva indagare.

    Il primo round sembrava ormai nelle mani di Garret, o forse no…forse c'era un modo per destabilizzarlo e fargli capire chi aveva davanti.

    Oppure... un sorriso meschino e crudele le illumino' il viso, la sua voce assunse una nota del tutto nuova e i suoi occhi sanguigni si accesero di un profondo e oscuro riflesso violaceo. Fece un poco breccia nella mente del vampiro e gli ispiro' delle immagini. Come sogni ad occhi aperti.
    ...potrei chiederti di trasformare qualcuno... e tra loro passarono le immagini di Garret che trasformava prima un uomo e poi una giovane fanciulla. Era crudele, forse, istigare cosi qualcuno come Garret, cosi controllato e quasi in lotta con la propria natura ferale, ma cio' non rendeva che ancora piu divertente burlarsi di lui e della sua patetica umanità. Lascio' che le immagini gli riempissero la mente e si avvicino' lentamente a lui per infine sussurragli all'orecchio …e se un giorno ti chiedessi di trasformare me? e allora la vittima nella mente di Garret cambio'.
    Si, penso' Leanne, sto decisamente esagerando! e stava anche rischiando: di fatto non sapeva come Garret avrebbe potuto reagire al suo trucchetto ipnotico. Non stava usando il suo potere per costringerlo a fare qualcosa, stava solo richiamando un'immagine, ma le sue immagini potevano essere anche molto vivide e Garret aveva già dimostrato di poterla attaccare. Tuttavia, quel giochetto era troppo divertente e punzecchiare la morale di Garret ancora di piu. Era cosi tanto tempo che non aveva nessuno da torturare e provocare per divertimento...doveva sapere fino a dove poteva spingersi con Garret senza rischiare troppo. Quella era un'occasione per poterlo scoprire. Tanto valeva che anche lui sapesse con chi aveva a che fare e cosa avrebbe dovuto aspettarsi viaggiando con lei.
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    LEANNE

    Appagheresti la tua curiosità

    Leanne lo guardo' divertita. O davvero Garret non sapeva trattare e mercanteggiare, neppure per scherzo, oppure Leanne ci aveva visto giusto e il vampiro non era minilmamente interessato a lei in quanto cibo. Allora cosa poteva volere? Cosa aveva di valore, oltre il proprio sangue, che lo aveva spinto a legarsi a lei? Per Leanne la risposta era "niente" ma doveva esserci qualcosa. Doveva.

    Quale curiosità? lo provoco' ancora Quella di vedere un vampiro che affonda le zanne nel collo di qualcuno? Per quello mi basterebbe guardarti la prossima volta che dovrai nutrirti, non è necessario che porga proprio io il collo.

    E Leanne non vedeva l'ora di assistere a quello spettacolo! Solo a pensarci un brivido le correva lungo la schiena e sentiva l'euforia invaderla e scuoterla fino alle dita dei piedi. Per quella volta aveva desistito e non lo aveva seguito ma non sarebbe accaduto un'altra volta.

    Edited by Aliénor - 15/5/2020, 11:04
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    LEANNE

    Garret rispose con un'altra provocazione, seppure bizzarra. per due ragioni. Prima di tutto, quale essere dotato di un minimo di buon senso avrebbe mai invitato volontariamente un vampiro a salassarlo? E secondariamente, era il tono. Garret le aveva posto l'ennesima domanda con voce atona e quasi del tutto disinteressata, il che rendeva difficile capire dove volesse andare a parare, tono reso ancora piu mal intelligibile a causa di un sorriso sghembo che animo' inavvertitamente quel volto affascinante.
    Leanne trattenne uno sbuffo di fastidio. Era davvero snervante pr lei non riuscire ad inquadrare appieno la persona che le stava davanti e Garret...beh...piu domande poneva e piu risposte otteneva e piu dubbi vedeva sorgere su chi fosse davvero e cosa muovesse le sue decisioni. Da un lato era ulteriormente interessante che quella difficoltà venisse da una creatura già interessante di per sé, dall'altra la inquietava e non riusciva a mettersi l'anima in pace. Non credeva che le avrebbe nuociuto, tuttavia poteva avere mille ragioni che non le avrebbero apportato alcun beneficio ma che anzi avrebbero potuto ostacolare o minacciare la sua sicurezza e il suo obiettivo.
    Continuava a provocarla e a rimanere sul vago...era un gioco che anhe lei poteva fare...per il momento…

    Perché mai dovrei chiedertelo? gli chiese allora sorridendo decisa, con apparenza divertita, trattenendo una leggera risata Cosa ne guadagnerei?

    Alla fine era quella la vera questione: cosa potevo guadagnare dal farmi mordere e cosa poteva guadagnare lui dal diventare la sua guardia del corpo? Era certa che ci fossero comunque persone tentate dal brivido di essere alla mercé di una di quelle incredibili creature, ma perché mai Lei avrebbe dovuto desiderarlo? E perché proprio da lui?
    Leanne lo fisso' dritto negli occhi, sfidandolo a darle una risposta vera e propria e non un'altra domanda per sviare il problema. Dopotutto aveva aperto lui la questione...
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