Posts written by Hisae Nihil

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    Benvenuto a Linelor ^^ Anche a me piace cucire °^° E la frase della tua firma è fantastica ^^
    Detto questo *Offre un biscotto* sia mai che qualcuno dica che non siamo ospitali qui u.u
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    A questo punto ci vorrebbe un "traduttore". O mal che vada in un modo o nell'altro in due potrebbero arrangiare qualcosa al limite dell'assurdo. Ma a questo punto mi chiedo: dobbiamo per forza ambientarla in una città?
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    Benvenuta a Linelor ^^ I biscotti sono da quella parte *indica un punto a caso*
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    Io che accidentalmente leggo di una penna rosa che scrive rosa... Perché non far sì che l'inchiostro profumi di zucchero filato a questo punto? Dobbiamo rendere l'assurdo ancora più assurdo per farlo funzionare u.u

    Per la città, beh, ce ne sono due attualmente *controlla per sicurezza*, Hollow per sua indole non eviterebbe alcun posto -certo, a Vandrya non vedrebbe una ceppa senza una torcia, ma tutto sommato potrebbe esser interessante e, perché no, anche divertente ambientare il tutto lì-
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    L'opzione del "per sbaglio" con tanto di battuta della parola d'ordine è perfetta, così come il truffare qualcuno -potrebbe truffare anche Nerinath, ma per il momento meglio evitare ^^"-
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    Or ora, concordo con te che sarebbe più facile che incontri prima Kveta, ma non mi viene in mente niente che lei possa voler da lui. Di per sé è in possesso di svariate informazioni -vagabondaggi vari e doppi giochi hanno aiutato-.
    Sarebbe una buona scorta, ma a questo punto bisognerebbe scegliere il luogo che la nostra "Mommy" vuole raggiungere, il motivo e quanti soldi sarebbe disposta a pagare.

    Rubare o comprare un manufatto? Questo è il dilemma e poi... Perché limitarsi a uno? -Perché sennò poi Mad c'ammazza-. Ti chiedo scudo, ma ultimamente la mia inventiva sta arrancando brutalmente.
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    Se ti trovi meglio con Nerinath per me va benissimo, non preoccuparti, piuttosto: cos'avevi in mente?
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    S'è possibile ambientarla nel passato -visto che nel presente Hollow è occupato-, per me va bene
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    CITAZIONE
    Se posso essere sincera io lo prenderei in prestito volentieri :fisch:

    Devo fare una lista d'attesa per il cagnaccio guercio?
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    Hollow

    La vide tentennare dopo la sua domanda, in fin dei conti era stata una reazione del tutto normale, chi era l'idiota che s'avvicinava ad un perfetto sconosciuto come se niente fosse?
    A quanto pareva quella ragazza. Okay, imbellettò le sue azioni con un ragionamento più o meno logico, ma ciò non rendeva il tutto meno sciocco.
    Al che l'uomo indicò blandamente in una direzione Bestiola, qualcuno d'arrivato qui giusto per caso qualche istante fa, come avrebbe potuto anche solo pensare di farti del male? Una domanda retorica di chi stava vendendo una menzogna come verità, dacché lui era l'unico a conoscere i fatti in quel caso. Per il resto, ora che la ragazza aveva accorciato le distanze, poté vederla meglio: tratti delicati, capelli raccolti in una treccia ma al contempo ribelli, sì insomma, il dipinto dell'innocenza, al che scosse appena il capo, portando una mano a coprirsi la bocca nell'atto di sbadigliare Ipotesi a parte, dovresti tornare a casa Era un umana, a prima occhiata fragile, della neve l'era caduta addosso e tutta una concatenazione d'eventi avrebbe potuto farla ammalare. Non che gl'importasse, erano solo parole buttate lì.
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    Hollow

    A dir il vero, parte delle parole di quella creaturina nemmeno le stette ad ascoltare, ma oramai aveva aperto bocca catturando la sua attenzione, ora non gli restava che mandare avanti i giochi e vedere dove l'avrebbero portato
    Su questo non vi erano dubbi Ironizzò nel sottolineare la sua ultima frase, prima di scacciar via con un movimento distratto della mano un po' di neve che gli si era depositata sulla spalla.
    Poi la curiosità della giovane ebbe la meglio, portandola ad iniziar ad avanzare verso di lui Sei proprio certa della tua scelta? Probabilmente sì, dacché se avesse voluto farle del male avrebbe già potuto farlo da un pezzo.
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    Hollow

    Si diede mentalmente dello stupido, ma ormai la puttanata l'aveva fatta, al che si scompigliò con stizza i capelli con una mano. Sarebbe potuto uscirsene con un "scusi per il disturbo e bla bla bla", no, non avrebbe funzionato. Dacché ne sapesse per la ragazza lui era appena comparso dal niente, quindi avrebbe potuto rielaborare la realtà a suo piacimento e magari tornarsene a casa prima che il tutto prendesse una piega scomoda... Che pessimo soggetto ch'era.
    Sì, sai, quegli affari composti da due palle di neve, sassi per occhi ed una carota per il naso Mosse le mani per mimare la forma di quegli ammassi di neve destinati a sciogliersi prima o poi, anche se, vista la temperatura di quel luogo, si sarebbero sciolti più "poi" che "prima".
    Ma tornando a quel momento, era più che probabile che l'avesse in parte spaventata, in fin dei conti erano più o meno in mezzo al niente, lei pareva abbastanza gracile in confronto a lui, tratti delicati -od almeno così suppose, vista l'occhiata sommaria che le aveva dato più la distanza- e magari s'era pure persa...
    No. Quella era un'opzione facilmente scartabile; chi era l'idiota che si metteva a cantare e suonare se s'era perso?
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    Hollow

    Hollow era rimasto in totale silenzio con l'occhio puntato sulla ragazza a godersi il suono della sua musica, si sarebbe anche potuto addormentare cullato da quelle note, ma non era il caso e lui non era nemmeno più un ragazzino; quindi si limitò a rilassarsi, tutto sommato ne aveva bisogno.
    Ma come ogni esibizione, anche quella giunse al suo termine, certo avrebbe potuto applaudire il suo apprezzamento, facendola scappare terrorizzata come minimo e, rincorrere qualcuno era una seccatura, quindi optò con il semplice andarsene, sarebbe stato semplice non l'avrebbe udito era solo questione di pochi attimi e sarebbe scomparso...
    Ma la neve a quanto pareva richiedeva ancora la sua presenza in quel luogo, dando vita ad un cliché che gli fece alzare un sopracciglio ed infine scuotere lentamente il capo, okay la neve non l'aveva trattenuto lì, era stato il lieve grido della ragazza a bloccarlo sul posto... Ma lei stava bene, sarebbe anche potuto andar via, ciò che la riguardava non era affar suo, d'altronde era stato semplicemente attratto lì dalla sua musica
    Quello è il modo sbagliato per fare un pupazzo di neve Perché cazzo aveva parlato?! S'era rincoglionito tutt'ad un tratto?!
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    Hollow

    Un passo, un altro, solito tempo, solite facce -quando si degnava di focalizzarsi su esse-, brusii vari, vite che andavano avanti nel loro cercar una normalità che non poteva esistere.
    Avrebbe potuto fare un salto in taverna, l'alcool era un buon alleato contro... Praticamente tutto. Nessuno avrebbe fatto domande su come avesse fatto a conciarsi così, e se anche così non fosse stato avrebbe risposto nel caro vecchio modo de "Non sono cazzi tuoi", ma non era il caso d'inimicarsi gli abitanti del villaggio, tutto sommato non erano cattive persone... Non che lui avesse un poi così buon metro di giudizio.
    Un passo, un altro e della musica lieve ad accarezzare l'aria... Un momento, quella era nuova, qualcosa che lo fece fermare e voltare verso il luogo da cui sommariamente doveva provenire, qualcosa che catturò la sua curiosità, solo per un momento.

    Alle volte agiva con il predatore che avrebbe dovuto essere ma al contempo non era, il silenzio lo vestiva, mentre a non molta distanza s'era fermato ad ascoltare ciò che quella ragazza stava suonando e cantando, era stata brava, aveva scelto un posto non troppo lontano da perdersi, ma abbastanza per non disturbare chicchessia.
    Si era seduto su una roccia, le fronde in parte celavano la sua figura.
    E sì, era più o meno alle spalle della giovane.
    E no, non l'aveva fatto apposta.
    E no, non gl'importava di poterla spaventare o quant'altro.
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    15° giorno di Urunma’el 1127 d. G

    Hollow

    Era strano quanto normale aver un posto dove tornare, ma un riparo fisso in un luogo ove il freddo faceva da padrone non era male.
    Però forse il problema era "tornare", lui si spingeva sempre più in là, che fosse per scoprire qualcosa -in pratica niente-, o per qualche incarico che nessun altro voleva fare, in fin dei conti la paura era un sentimento del tutto giustificato e "normale" e lui, beh, era bravo a vestirsi di maschere di caratteri che non gli appartenevano, da bravo doppiogiochista qual'era.
    Ma tornando alla faccenda del "tornare", quella casa di legno in culo al villaggio era ciò che lo teneva in catene, non tanto per il come poteva permettersela, il mondo in fin dei conti era un luogo pazzo quanto ingiusto, ma per il semplice motivo ch'era qualcosa che lo teneva sotto scacco, doveva tornarci per forze maggiori -come la stanchezza, il freddo, la birra... Il freddo-.
    Magari un giorno o l'altro avrebbe potuto provare a "giocare" con una delle sorelle che abitavano il castello... In fin dei conti le informazioni scomode facevano gola un po' a tutti, oppure per semplice divertimento.
    In quel momento Hollow si stava figuratamente trascinando per le strade di Graz, aveva i capelli più in disordine del solito e gli abiti stropicciati, forse aveva litigato con qualcosa od era caduto da un albero...
    Bella la noiosa vita del "tutto fare" eh?
    Sbuffò, una dormita avrebbe aiutato contro la noia, una bevuta anche...

    Edited by Hisae Nihil - 6/7/2023, 18:12
155 replies since 5/11/2009
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