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.15° giorno di Urunma’el 1127 d. G
Hollow
Era strano quanto normale aver un posto dove tornare, ma un riparo fisso in un luogo ove il freddo faceva da padrone non era male.
Però forse il problema era "tornare", lui si spingeva sempre più in là, che fosse per scoprire qualcosa -in pratica niente-, o per qualche incarico che nessun altro voleva fare, in fin dei conti la paura era un sentimento del tutto giustificato e "normale" e lui, beh, era bravo a vestirsi di maschere di caratteri che non gli appartenevano, da bravo doppiogiochista qual'era.
Ma tornando alla faccenda del "tornare", quella casa di legno in culo al villaggio era ciò che lo teneva in catene, non tanto per il come poteva permettersela, il mondo in fin dei conti era un luogo pazzo quanto ingiusto, ma per il semplice motivo ch'era qualcosa che lo teneva sotto scacco, doveva tornarci per forze maggiori -come la stanchezza, il freddo, la birra... Il freddo-.
Magari un giorno o l'altro avrebbe potuto provare a "giocare" con una delle sorelle che abitavano il castello... In fin dei conti le informazioni scomode facevano gola un po' a tutti, oppure per semplice divertimento.
In quel momento Hollow si stava figuratamente trascinando per le strade di Graz, aveva i capelli più in disordine del solito e gli abiti stropicciati, forse aveva litigato con qualcosa od era caduto da un albero...
Bella la noiosa vita del "tutto fare" eh?
Sbuffò, una dormita avrebbe aiutato contro la noia, una bevuta anche...
Edited by Hisae Nihil - 6/7/2023, 18:12
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Ailea Starwalker
Da quando si è stabilita in quel villaggio non era andata come avrebbe voluto che fosse come girare per i paesi, eccetto la sua terra natia, a suonare tra le strade e i locali ma quando aveva provato a visitarne alcuni c'era chi non si fermavano un paio di minuti per prestare ascolto alle sue melodie o chi invece la scacciavano dai locali. L'unica cosa positiva era che al suo ritorno a Graz era stata accettata nella taverna, forse era dovuto al fatto che erano tempi difficili per gli abitanti da quello che aveva sentito parlare da quando è nato sia il villaggio che il castello delle Sorelle, le sovrane di questo posto. Attualmente preferisce non avere niente a che fare con loro, dato che preferisce non creare guai, ma una cosa può fare e cioè suonando melodie con il suo inseparabile strumento musicale e il suo talento nel canto cercando di dare calore e coraggio nei cuori delle persone, ma soprattutto regalando un sorriso. Fortunatamente aveva lasciato una buona impressione su quella gente e si era pure guadagnata buon cibo oltre che la paga.
Ancora oggi lei passa volentieri a fare il suo mestiere di intrattenimento nella taverna accogliendo le persone in pausa dai propri mestieri con le canzoni che negli anni aveva creato e cantando anche quelli vecchi. Non è esattamente il massimo di quello che si aspettava nella sua vita ma per ora rimane lì a incoraggiare quelle persone con la sua musica. Finita la sua ennesima esibizione la ragazza riprende un pò il fiato bevendo un pò d'acqua col sudore che ci sono sulla sua fronte, per poi avviarsi verso alla porta mettendosi il proprio mantello col cappuccio sulla testa salutando la proprietaria, che le offre una pagnotta ancora calda, dirigendosi verso i boschi del villaggio con l'intenzione di respirare un pò di aria fresca e per creare qualcosa di nuovo. Arrivata alla giusta distanza rimane un momento immobile sotto a un grosso albero facendo dei respiri profondi per poi estrarre da dietro la schiena la sua lira iniziando a suonare e cantare soavemente.. -
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Hollow
Un passo, un altro, solito tempo, solite facce -quando si degnava di focalizzarsi su esse-, brusii vari, vite che andavano avanti nel loro cercar una normalità che non poteva esistere.
Avrebbe potuto fare un salto in taverna, l'alcool era un buon alleato contro... Praticamente tutto. Nessuno avrebbe fatto domande su come avesse fatto a conciarsi così, e se anche così non fosse stato avrebbe risposto nel caro vecchio modo de "Non sono cazzi tuoi", ma non era il caso d'inimicarsi gli abitanti del villaggio, tutto sommato non erano cattive persone... Non che lui avesse un poi così buon metro di giudizio.
Un passo, un altro e della musica lieve ad accarezzare l'aria... Un momento, quella era nuova, qualcosa che lo fece fermare e voltare verso il luogo da cui sommariamente doveva provenire, qualcosa che catturò la sua curiosità, solo per un momento.
Alle volte agiva con il predatore che avrebbe dovuto essere ma al contempo non era, il silenzio lo vestiva, mentre a non molta distanza s'era fermato ad ascoltare ciò che quella ragazza stava suonando e cantando, era stata brava, aveva scelto un posto non troppo lontano da perdersi, ma abbastanza per non disturbare chicchessia.
Si era seduto su una roccia, le fronde in parte celavano la sua figura.
E sì, era più o meno alle spalle della giovane.
E no, non l'aveva fatto apposta.
E no, non gl'importava di poterla spaventare o quant'altro.. -
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Ailea Starwalker
Il tempo le pareva fermarsi intorno a lei dato che aveva gli occhi chiusi concentrata sulla melodia che stava componendo come se in quella maniera stesse cercando di evocare una creatura mistica o un spirito di chissà che cosa... forse sta perdendo la testa per questo genere di cose, ma non ha importanza.
Canta con cuore e passione, usando ogni tanto la mano con la quale suona lo strumento gesticolando per aria come se stesse spargendo la magia della musica intorno a lei e fa dei giri intorno a sé stessa, danzando appena. Nel mentre è sul punto di terminare la canzone solleva il viso verso il cielo aprendo piano gli occhi nell'esatto momento in cui un fiocco di neve si era adagiato sulla sua calda guancia, stava iniziando a nevischiare ma questo non le dà alcun fastidio. Finita la canzone fa un lungo sospiro leggermente esausta e anche la gola inizia leggermente a seccarsi dopo aver cantato per i clienti del locale per le ore di pranzo anche se voleva creare altre canzoni.
Ma per ora si dedica a una piccola pausa, stiracchiandosi appena per poi dirigersi verso il grosso albero sedendosi tra le radici portandosi al petto la propria lira mentre osserva spensierata l'ambiente intorno a lei con la neve che cade, senza accorgersi dello sconosciuto che la osservava di nascosto, giocherellando anche con il proprio respiro di calore che si forma la nuvoletta per aria a causa del freddo. Non fa neppure in tempo a fare un'altra alitata di calore che del cumulo di neve le cade sulla testa incappucciata lanciando un lieve grido siccome non si aspettava di tale cosa.. -
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Hollow
Hollow era rimasto in totale silenzio con l'occhio puntato sulla ragazza a godersi il suono della sua musica, si sarebbe anche potuto addormentare cullato da quelle note, ma non era il caso e lui non era nemmeno più un ragazzino; quindi si limitò a rilassarsi, tutto sommato ne aveva bisogno.
Ma come ogni esibizione, anche quella giunse al suo termine, certo avrebbe potuto applaudire il suo apprezzamento, facendola scappare terrorizzata come minimo e, rincorrere qualcuno era una seccatura, quindi optò con il semplice andarsene, sarebbe stato semplice non l'avrebbe udito era solo questione di pochi attimi e sarebbe scomparso...
Ma la neve a quanto pareva richiedeva ancora la sua presenza in quel luogo, dando vita ad un cliché che gli fece alzare un sopracciglio ed infine scuotere lentamente il capo, okay la neve non l'aveva trattenuto lì, era stato il lieve grido della ragazza a bloccarlo sul posto... Ma lei stava bene, sarebbe anche potuto andar via, ciò che la riguardava non era affar suo, d'altronde era stato semplicemente attratto lì dalla sua musica
Quello è il modo sbagliato per fare un pupazzo di neve Perché cazzo aveva parlato?! S'era rincoglionito tutt'ad un tratto?!. -
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Ailea Starwalker
Non era stata una grande idea sedersi alle radici dell'albero per poi avere della neve caduta sul suo cappuccio alla testa e se n'è pentita, per cui si alza in piedi quasi di fretta chinandosi in avanti per poter spazzarla via dalla testa, facendo infine scuotere il tessuto per quello che rimane là sopra
- Uh.. che freddo.. -
Mormora tra sé per poi continuare a rimuovere la neve dalle sue spalle, tirando giù il suo cappuccio per evitare di bagnarsi la testa ed estraendo fuori la sua lunga treccia, che ricade lungo la schiena, controllando poi se c'era altra neve sul suo strumento musicale ma per fortuna non c'e n'è.
Si guarda appena intorno, sperando che nessuno abbia assistito a quella buffa scena, sarebbe sicuramente diventata paonazza dall'imbarazzo e non sarebbe stata in grado a cosa rispondere a un probabile "cosa è successo" o "cosa stai facendo", però non sembra esserci nessuno tirando un sospiro di sollievo.
E invece una voce la prende alla sprovvista, facendola sussultare appena, diventando immediatamente rossa: era stata vista!
- P-pupazzo di neve..? -
Balbetta leggermente timida, voltandosi nella direzione dove ha udito la voce dello sconosciuto che le aveva detto quella frase e lo vede. Da quanto tempo era lì? Ma, sopratutto, come ha fatto a sentirla a una certa distanza dal villaggio? Che sia un boscaiolo? Ma non ha niente con lui. Troppe domande frullano nella testa della ragazza.
Edited by Kazumi92 - 14/7/2023, 15:41. -
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Hollow
Si diede mentalmente dello stupido, ma ormai la puttanata l'aveva fatta, al che si scompigliò con stizza i capelli con una mano. Sarebbe potuto uscirsene con un "scusi per il disturbo e bla bla bla", no, non avrebbe funzionato. Dacché ne sapesse per la ragazza lui era appena comparso dal niente, quindi avrebbe potuto rielaborare la realtà a suo piacimento e magari tornarsene a casa prima che il tutto prendesse una piega scomoda... Che pessimo soggetto ch'era.
Sì, sai, quegli affari composti da due palle di neve, sassi per occhi ed una carota per il naso Mosse le mani per mimare la forma di quegli ammassi di neve destinati a sciogliersi prima o poi, anche se, vista la temperatura di quel luogo, si sarebbero sciolti più "poi" che "prima".
Ma tornando a quel momento, era più che probabile che l'avesse in parte spaventata, in fin dei conti erano più o meno in mezzo al niente, lei pareva abbastanza gracile in confronto a lui, tratti delicati -od almeno così suppose, vista l'occhiata sommaria che le aveva dato più la distanza- e magari s'era pure persa...
No. Quella era un'opzione facilmente scartabile; chi era l'idiota che si metteva a cantare e suonare se s'era perso?. -
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Ailea Starwalker
Purtroppo la timidezza è uno dei difetti della ragazza quando si tratta di incontrare delle persone nuove, se li si incontra per una o due volte, però poi ci si abitua ogni volta che li vede. Nel momento in cui aveva udito la voce del misterioso ragazzo, riesce a capire che loro due non si erano mai incontrati prima d'ora e ciò le faceva venire immediatamente le guance rosse.
- Oh, sì, certo! Il pupazzo di neve! -
Si dava della sciocca per aver risposto in quella maniera, naturalmente la sapeva benissimo, soltanto che si era agitata a tal punto che era entrata in confusione, portandosi una mano sulla faccia con un espressione di imbarazzo.
- Ehm.. Volevo dire so cos'è, ma non ero intenta a realizzarne uno.. -
Doveva pur sempre correggere o lo sconosciuto avrebbe pensato che lei venisse da chissà quale posto dove non nevicava mai, certo nella sua terra natia qualche volta la vedeva, anche se raramente. Dopo aver detto ciò, respira con calma per cercare di scacciare via la timidezza per poi farsi coraggio e avvicinandosi lentamente alla figura misteriosa che rimaneva sul posto, incuriosita di vedere che tipo di persona sia. Sperando che di punto in bianco non abbia in mente di fuggire senza nemmeno prima presentarsi, non sarebbe affatto carino da parte dello sconosciuto.. -
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Hollow
A dir il vero, parte delle parole di quella creaturina nemmeno le stette ad ascoltare, ma oramai aveva aperto bocca catturando la sua attenzione, ora non gli restava che mandare avanti i giochi e vedere dove l'avrebbero portato
Su questo non vi erano dubbi Ironizzò nel sottolineare la sua ultima frase, prima di scacciar via con un movimento distratto della mano un po' di neve che gli si era depositata sulla spalla.
Poi la curiosità della giovane ebbe la meglio, portandola ad iniziar ad avanzare verso di lui Sei proprio certa della tua scelta? Probabilmente sì, dacché se avesse voluto farle del male avrebbe già potuto farlo da un pezzo.. -
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Ailea Starwalker
La ragazza era quasi arrivata a destinazione nel raggiungere il misterioso interlocutore, avendo inoltre notato che non si era mosso dal suo posto. Alla sua domanda del se fosse sicura della sua scelta che stava facendo, si era fermata un momento; era un avvertimento per il rischio che stava correndo la fanciulla? Non ha tutti i torti, in effetti lei possedeva un pugnale, un dono d'addio della sua cara amica, ma lo aveva lasciato al sicuro nella sua abitazione dal momento che nel villaggio non si correva alcun pericolo, in quanto le Sorelle l'abbiano resa sicura da chissà chi abbia cattive intenzioni verso gli innocenti, quindi che sia probabile che il misterioso personaggio sia una persona malvagia? Eppure non aveva fatto nessuna mossa azzardata nei confronti della ragazza. Prima di poter rispondere, lo sguardo divenne serio, colmo di coraggio e di intraprendenza, come se stesse rispondendo alla sfida che le era stata lanciata.
- Sì, ne sono certa, in fin dei conti sono ancora qua, viva e vegeta.. E, inoltre, fin'ora non c'era niente e nessuno a impedirvi di farmi del male.. -
Detto ciò, aveva ripreso a camminare, sempre più decisa a sfidare la sorte. Mal che vada, se la figura misteriosa le avesse davvero fatto del male, non si sarebbe opposta alcuna resistenza, dato che, sciocca qual'era, aveva sbagliato a scordarsi a casa del proprio pugnale. Nel momento in cui era arrivata abbastanza vicino, a circa un metro di distanza, rimaneva colpita per il bell'aspetto dell'individuo, ciononostante aveva i vestiti stropicciati e i capelli appena arruffati, non aveva idea di cosa gli fosse capitato, ma, quello che lo rendeva ancor più attraente era quella benda al suo occhio destro che sembrava un pirata. Una lieve folata di vento le faceva ondeggiare i ciuffi dei propri capelli, oltre al mantello, che non ne volevano sapere di stare al proprio posto, ovvero, dietro alle orecchie.
Edited by Kazumi92 - 16/7/2023, 19:19. -
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Hollow
La vide tentennare dopo la sua domanda, in fin dei conti era stata una reazione del tutto normale, chi era l'idiota che s'avvicinava ad un perfetto sconosciuto come se niente fosse?
A quanto pareva quella ragazza. Okay, imbellettò le sue azioni con un ragionamento più o meno logico, ma ciò non rendeva il tutto meno sciocco.
Al che l'uomo indicò blandamente in una direzione Bestiola, qualcuno d'arrivato qui giusto per caso qualche istante fa, come avrebbe potuto anche solo pensare di farti del male? Una domanda retorica di chi stava vendendo una menzogna come verità, dacché lui era l'unico a conoscere i fatti in quel caso. Per il resto, ora che la ragazza aveva accorciato le distanze, poté vederla meglio: tratti delicati, capelli raccolti in una treccia ma al contempo ribelli, sì insomma, il dipinto dell'innocenza, al che scosse appena il capo, portando una mano a coprirsi la bocca nell'atto di sbadigliare Ipotesi a parte, dovresti tornare a casa Era un umana, a prima occhiata fragile, della neve l'era caduta addosso e tutta una concatenazione d'eventi avrebbe potuto farla ammalare. Non che gl'importasse, erano solo parole buttate lì..
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