Fatati Noti anche come Piccolo Popolo, fatati (che al femminile prendono il nome di fate e al maschile di folletti) sono i parenti più prossimi delle silphie, le
Ninfe dell’aria.
Nella loro vera forma raggiungono un’altezza massima di venti centimetri e sono dotati di ali simili a quelle degli insetti. Tanto si possono trovare esponenti con ali di farfalla quanto con ali di libellula, ape o mosca. Naturalmente dotati per la magia, sono riusciti nei secoli a sviluppare un incantesimo in grado di renderli simili agli umani, così da potersi mescolare ad essi; tuttavia, non possono mantenere tale forma per più di un giorno senza un grande dispendio di energia, cui consegue spossatezza, difficoltà a concentrarsi e dolori alla schiena. Per riprendere le energie devono tornare alla loro forma reale e rimanervi tante ore quante ne hanno passate nell’altra, prima di ripetere l’incantesimo, per cui tendono a non abusarne.
La loro alimentazione è fondamentalmente erbivora, in quanto il loro stomaco ha difficoltà ad assimilare le proteine della carne, ma riescono – soprattutto nella forma umana – a nutrirsi anche di latte, uova e derivati. Per quanto riguarda gli alcolici, possono berne, ma in quantità ridotte, perché il corpo li assorbe più in fretta e impiega più tempo ad espellerli.
Per questo, hanno creato degli alcolici adatti alle loro esigenze, ad assorbimento più lento e con effetti più blandi sul loro organismo, ma che per le altre razze possono essere letali: se bevuti in quantità eccessive, possono causare il collasso del fegato e mandare in corto circuito il sistema nervoso, con conseguenze devastanti.
Riproduzione ~
Sono sterili, in quanto nascono dai fiori. Nemmeno loro sanno bene come accada, ma di tanto in tanto una fata o un folletto neonato appaiono allo sbocciare di un fiore, per cui è comune vedere le fate ronzare intorno ai boccioli per cercare i loro simili, quando sentono che questi stanno per schiudersi.
Secondo alcuni membri dello stesso Piccolo Popolo, il fiore da cui nascono e la personalità sono collegati ed esistono dozzine di saggi sull’argomento, ma il dibattito in proposito è ancora aperto.
~ Usi & costumi
Vivono principalmente nei boschi, in case appese ai rami degli alberi (che spesso sono come piccole città) o nei cespugli ai loro piedi. In rari casi si trasferiscono in città di quelli che chiamano «gli Alti» – definizione molto vaga che include chiunque sia più alto della loro forma fatata, inclusi i nani, che trovano spesso divertente tale termine riferito a loro. In questi casi, cercano di stare insieme ai loro simili e a scegliere abitazioni il più possibile lontane dalla strada (sono terrorizzati dall’idea di essere schiacciati), ai piani più alti degli edifici, o il più vicini possibile alle aree verdi, che li fanno sentire al sicuro. Hanno paura dei posti affollati, dove passano inosservati, ma la grande curiosità li spinge spesso a essere temerari.
Le festività del Piccolo Popolo sono legate alle fasi lunari: ad ogni luna piena organizzano una festa con canti e balli, durante la quale offrono alla Luna miele, frutta e altre primizie simili in cambio del loro potere, mentre in quelle di luna nuova osservano una sorta di lutto, tanto che spesso vengono scambiate per spettri che terrorizzano i viaggiatori. Il primo giorno del nuovo ciclo lunare, successivo al lutto della luna nuova, è accompagnato da inni di rinascita e riti propiziatori.
Rapporti con le altre razze ~
Tendenzialmente socievoli, sono in ottimi rapporti con gli abitanti del bosco, quali elfi e ninfe. Non perdonano ai drow lo scoppio del conflitto che distrusse le loro foreste, ma in generale sono aperti tanto verso i feral e i mannari quanto verso gli umani. Gli unici di cui hanno davvero paura sono i centauri, che con la loro stazza riescono a farli sentire ancora più minuscoli e indifesi.
Come i corvi, sono estremamente vendicativi verso chi ferisce loro o i loro simili ed hanno una memoria di ferro: offendere o ferire uno di loro significa perdere la simpatia di tutto il Piccolo Popolo – o buona parte di esso.
~ Bonus & Malus
« Sesto senso » Le fate e i folletti sono in grado di percepire tutto ciò che è legato alla nascita (in un raggio di dieci piedi intorno a loro): lo sbocciare dei fiori, il momento in cui una donna è incinta e quello del parto, la schiusa delle uova e altre cose simili.
« Ferro » Il Piccolo Popolo è allergico al ferro e a tutte le leghe metalliche che lo contengono. Il contatto diretto con esso può avere conseguenze più o meno gravi a seconda della purezza del metallo, dell’estensione e della durata del contatto, da un piccolo eritema fino a una grave ustione. Ingerito o inalato, può avvelenare, dentro una ferita accelera la cancrena e un contatto prolungato può causare anche la morte.