Nerinath Son'wael

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    Nerinath Son'wael
    214yo. • elfo avventuriero esperto di magie
    Nome: Nerinath
    Cognome: Son'wael
    Popolo: elfo
    Età: 214 reale, circa 30 apparente
    Data di nascita: 21 Aethem’el 913 per il calendario elfico
    Orientamento sessuale: pansessuale
    Stato civile: celibe
    Dimora: Torre di Jan Feist
    Stato sociale: non ha un lavoro stabile, dato che preferisce viaggiare e andare all'avventura, ma nel tempo ha messo da parte un gruzzoletto col quale sostiene i propri spostamenti. E' sempre alla ricerca di mecenati disposti a finanziarlo.
    «Cover the earth before it covers you.»
    Prestavolto: Medicine Seller (Mononoke) • Crediti immagini:link linkk
    Aspetto: Nerinath è alto 197 cm, ha una corporatura esile e una muscolatura non particolarmente sviluppata.
    È agile e veloce ma non molto resistente. Non è molto forte fisicamente.

    Il suo volto è allungato e mostra i primi segni di maturità: talvolta è scavato da qualche ruga d'espressione ai lati della bocca, ma nulla che possa compromettere l'eterna giovinezza tipica degli elfi. Gli occhi sono piccoli con iridi azzurre, incastonate tra palpebre strette e spesso socchiuse, che riducono gli occhi a fessure minuscole quando ride.

    I suoi capelli lunghi sono biondo cenere, ma sembrano assumere tinte colorate se osservati alla luce del sole. Li tiene spesso legati in lunghe trecce, talvolta arrotolate sul capo come degli chignon, dai quali sfuggono molte ciocche ribelli. Un ciuffo è sempre sciolto e ricade lateralmente a sinistra del viso. Pur impedendogli a volte una corretta visuale in quella direzione, Nerinath ama molto questo "tocco di classe" e non ha mai pensato di cambiare capigliatura.
    La sua bocca è grande e sottile e il naso termina con una leggera punta. Le orecchie hanno la punta affusolata, come tipico per gli elfi.
    Le mani sono delicate, poco abituate al lavoro manuale.
    Nell'abbigliamento antepone la comodità all'eleganza, anche se talvolta si concede qualche capo eccentrico, dai colori scuri o dalle tonalità azzurre. Adora indossare mantelli e copricapi.


    Segni particolari: È mancino. Non ama i rumori forti né il contatto fisico.

    Carattere: Se visto dall'esterno, Nerinath appare come una macchietta grigia su uno sfondo nero. Non si può fare a meno di notarlo ma allo stesso tempo ci si abitua facilmente alla sua presenza.
    Nerinath è un elfo riservato, ma per nulla timido. E’ sempre aperto al dialogo e alle discussioni, soprattutto se futili. Non è raro che decanti i propri straordinari viaggi, farcendo il tutto con fantasiose invenzioni. Si adatta facilmente e in fretta, e in buona compagnia si rivela loquace e piuttosto borioso – a volte perfino impaziente di prendere parola.

    Nonostante questo suo lato espansivo ed eccentrico, fa fatica ad aprirsi e fidarsi ciecamente. Odia il contatto fisico ed è molto diffidente. Può sembrare egoista, dato che difficilmente aiuterebbe qualcuno senza averne un ritorno di qualche tipo.

    Il suo principale movente è la curiosità, puro amore del sapere in tutte le sue forme, unito a una radicata passione per la vita. Non gli interessa solo la natura, ma soprattutto conoscere gli usi e i costumi delle varie razze, i loro modi di fare e i loro comportamenti. Per questo motivo frequenta spesso bar e piazze: mettendosi in un angolo può ammirare individui di ogni provenienza pur rimanendo al riparo e lontano dal caos della vita sociale.

    Ama le novità, i cambiamenti, e gli piace avere una vita poco stabile. Non è spaventato dalla prospettiva di perdersi o di rimanere a corto di risorse perché è molto sicuro di sé e delle proprie capacità. Il vivere da solo, da nomade, non lo spaventa, anzi lo rende orgoglioso della propria autonomia e dell'indipendenza che non venderebbe facilmente.
    Se si sente solo cerca qualcuno da osservare o con cui passare il tempo. Se non può farlo si rifugia nella lettura e nello studio di formule magiche.
    Talenti: È molto silenzioso e sa giocare bene con le parole. Parla elfico e nordico. Ha molta fantasia ed è bravo sia nell'ideare strategie sia nell'improvvisazione. È un buon osservatore. I suoi numerosi viaggi hanno ampliato le sue conoscenze e la sua mente.

    Bonus: « Sesto senso » Essendo molto legati alla natura, gli elfi sono sensibili alla magia. Possono percepirla e riconoscerla pur non avendo alcuna propensione a utilizzarle e/o non avendola mai studiata. In maniera del tutto istintiva, riescono a capire se qualcosa o qualcuno è stato esposto alla magia o ha subito un qualche incantesimo e di che tipo, pur non riuscendo a determinare quale incantesimo nello specifico.

    Malus: « Udito delicato » Il finissimo udito elfico è un’arma a doppio taglio: capace di cogliere il battito cardiaco di un colibrì a cento passi di distanza, risente di qualunque stimolazione eccessiva. Gong e campane sono nemici giurati di questo fragile strumento e persino una folla eccessivamente rumorosa potrebbe costringere l’elfo a dovesti coprire le orecchie con le mani.
    Effetti personali: ☆ Qualche metro di corda. La porta arrotolata e attaccata alla cintura.
    ☆ Porta sempre con sé una borsa a tracolla con all'interno un quaderno, una penna per scrivere, e mille cianfrusaglie senza grande valore, ma che gli ricordano i luoghi che ha visitato.


    Armi: ☆ Ha un arco in quercia che tiene sempre con sé, ma che usa solo in casi estremi, altrimenti preferisce ricorrere alla magia.
    ☆ Come catalizzatore magico ha un anello d'oro che porta alla mano sinistra.


    Tesori: Battito d’Ali, ottenuto nel nel corso di Nel ventre di Dolor Amorth

    Animali domestici: //

    Mezzi di trasporto: generalmente si sposta a piedi.

    Conto corrente: #011
    “Oh, Nerinath? È tanto che non torna a casa,” dice la madre, facendo spazio sul tavolino del soggiorno. La casa in cui abitano è semplice e graziosa, ma piena di cianfrusaglie. Lei ti offre una tazza di tè. Ha un buon odore.

    “Contiamo gli anni con le sue lettere, ormai,” aggiunge il padre, asciugandosi la fronte con un fazzoletto di stoffa. Davanti a lui c’è un vaso ancora fresco, plasmato per metà. Lui si rimbocca le maniche e torna a lavorare al tornio.

    “Sarebbe bello scrivesse più spesso...”

    Nerinath nasce il 21 Aethem’el 913 in un piccolo villaggio nel Nord di Linelor. Da sempre nel villaggio convivono pacificamente individui di tante razze diverse: elfi, mezz'elfi, fate, feral e ninfe, tutti uniti dal desiderio di collaborare e preservare la Natura.

    “Cara, sai quant’è impegnato…”

    “Impegnato?” sbuffa e incrocia le braccia, “sarà anche impegnato, ma il tempo per scrivere a sua madre dovrebbe trovarlo sempre!”

    “Nerinath è sempre stato così.”

    “Probabilmente starà in giro a esplorare chissà quale parte del continente. Perso con la testa in qualche libro, o in mezzo a chissà quale popolo. Magari non riusciremmo neanche più a riconoscerlo.”

    Gli chiedi com’era da bambino, e ringrazi per il tè che nel frattempo si è raffreddato abbastanza da poterlo bere.

    “Era una peste. Sempre a combinare guai. Con le sue solite follie.”

    “Quante ce ne ha fatte passare!” dice il padre con fare nostalgico. “Una volta a casa ci ha portato un rospo e lo teneva sempre con sé. Lo aveva addomesticato, e cercava di insegnargli a parlare. Bevevano dallo stesso bicchiere e mangiavano dallo stesso cucchiaio. Ha sempre avuto questo tipo di idee.”

    Chiedi quando Nerinath è andato via di casa.

    “Oh, era appena un ragazzo. Se l’è portato via un centauro.”

    995 Lominenda’el, Nerinath è poco più che adolescente e ha da poco intrapreso lo studio della magia. In famiglia usano incantesimi per pulire e creare giochi d'acqua e luce, poco più - il minimo per degli elfi - ma Nerinath è un ragazzo curioso e sveglio, ha tirato fuori dalla cantina vecchi grimori e chiede spesso aiuto ai più anziani del villaggio per imparare nuove formule magiche. Purtroppo fa parte di un gruppo di elfi ristretto, che vive lontano dalle grandi società elfiche, e gli anziani non ricordano più tutti gli incantesimi o hanno paura a insegnarli a un ragazzo così giovane.

    “Lo conoscevamo anche noi. Era un tipo scontroso e di poche parole. Mi è stato antipatico sin dal primo giorno.”

    “Ma Nerinath era ingenuo e si è lasciato abbindolare.”

    Solo i più vecchi ricordano di averne visto qualcuno in passato, mentre per gli altri è una sorpresa del tutto inaspettata. È una creatura maestosa, fisicamente imponente, e sembra volersi innalzare su tutti loro col corpo e con gli atteggiamenti.
    Vive solo, ramingo, ed è in cerca di un luogo in cui sostare solo per pochi giorni. Chiede ospitalità alla taverna del villaggio ed è lì che incontra il giovane Nerinath.
    Il centauro conosce incantesimi antichissimi in lingue straordinarie, lingue di cui Nerinath non ha mai letto sui libri e che sono impossibili da trascrivere. Alcune non hanno lettere e si tramandano solo a voce, altre usano suoni e non parole per comunicare. È difficile per il giovane elfo non provare un senso di profonda ammirazione per quella creatura così magnifica.


    “Neanche una settimana dopo e Nerinath era sparito. Era sparito il suo arco, sparito il suo grimorio, ha lasciato una misera lettera e la stanza a soqquadro che ho dovuto rimettere io in ordine.”

    L'amicizia tra Nerinath e il centauro dura poco, e i due prendono presto strade diverse. Il centauro non ha intenzione di farsi carico di un essere così gracile e inesperto, e Nerinath ormai ha altri piani per la testa: esplorare tutta Linelor e scoprirne tutti i segreti.

    Chiedi dove si trova adesso, e che cosa sta facendo.

    “Ah, solo gli dèi sanno cosa starà facendo adesso!”

    Il padre si alza, soddisfatto del lavoro ormai finito, e con le mani sporche di argilla indica una serie di oggetti sparsi per casa. “Questo ce lo ha mandato una decina di anni fa, pare sia un ornamento tipico di un popolo di maridi. Quest’altro è uno dei primi che ha mandato, una piuma di una creatura alata di cui ora fatico a ricordare il nome.”

    “Manda sempre tutte queste cose,” dice la madre, ma nonostante il tono esasperato è chiaro che è affezionata ad ogni souvenir. “Ora che mi ci fai pensare, potrei farti leggere l’ultima lettera che ha mandato.”

    I due elfi trascinano un enorme baule fino al soggiorno. Dentro ci saranno centiaia di lettere.

    “Oh! Questa è divertente, racconta di quando è andato in una foresta dove tutto cresce e si muove al contrario.”

    Non sei sicuro di aver trovato ciò che cercavi, ma si prospetta una lunga chiacchierata...

    character sheet realizzato da © yumæchu` • realizzato esclusivamente per Linelor ~ Fantasy GDR


    Edited by Maððie - 10/9/2023, 13:33
     
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    Edited by Maððie - 6/7/2023, 07:32
     
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