Si definiscono automi tutti quegli oggetti animati dalla magia, in grado di compiere azioni e movimenti più o meno complessi a seconda della volontà e delle capacità del loro creatore. Rientrano in questa categoria tanto giocattoli e una gran varietà di oggetti innocui e/o ludici quanto armature animate, golem e tutta un’ampia gamma di soldati non-vivi. Secondo alcuni,
zombie e scheletri, pur derivando da esseri viventi, rientrerebbero in questa categoria. Al netto dei dibattiti tra eruditi, è certo che gli automi si dividano in due categorie: quelli dotati di una volontà propria e quelli che ne sono privi.
I maghi specializzati nella costruzione di automi, che di solito si identificano con il nome di Fabbricanti o Costruttori, tendono a custodire gelosamente l’incantesimo – che di solito varia da Fabbricante a Fabbricante – con cui riescono a infondere il soffio vitale (o una sua ottima imitazione) nelle loro creazioni. È altresì ben noto quanto poco amino i necromanti e quanto poco inclini siano a condividere tale conoscenza con loro. Forse per questo ancora non esistono zombie dotati di libero arbitrio.
Di base, gli automi privi di volontà non sono in grado di agire senza un ordine diretto. Alcuni di questi sono progettati appositamente dai Fabbricanti per replicare azioni precise e limitate, talvolta con comandi preimpostati. Di questo tipo sono molti giocattoli per bambini, per i quali esiste un fiorente mercato.
Per quanto riguarda gli automi con un proprio “spirito”, la loro complessità è tal da non renderli un unico blocco, ma un insieme di “sfumature”: esistono automi con scarsa o minima volontà, capaci di agire e/o prendere decisioni limitate così come altri in grado di interagire e realizzare discorsi complessi. A questa categoria di solito appartengono i golem o i vari sottotipi di “soldati”, dotati di uno o più stili di combattimento a seconda delle abilità del Fabbricante che li ha realizzati.
La maggior parte di questi non sopravvive comunque ai suoi creatori, ma esiste una minuscola quantità di questi che riesce a sopravvivere. Nemmeno i Fabbricanti sanno fino in fondo cosa li distingua dagli altri, ma la teoria più gettonata è che sia il contatto prolungato con le persone a permettere loro di far germogliare la scintilla ricevuta dal loro creatore. Secondo altri, è la simbiosi con il Fabbricante a permettere questa evoluzione, ma la maggior parte della categoria rifiuta questa teoria come “eccessivamente legata al concetto di anima” nel senso mistico dei chierici. In generale, si sentono più che disposti a lasciare questo mistero avvolto dalle sue ombre.