Scheletri

Descrizione

Come gli zombie, gli scheletri “godono” di doppia cittadinanza: per alcuni, sono non morti a tutti gli effetti; per altri sono solo una particolare variante di automi. Motivo del contendere è, in questo caso, che oltre a non avere funzioni biologiche (non avendo più organi rimasti), possano essere creati sia dai necromanti, sia dai Fabbricanti.
La differenza tra questi due sottotipi è di solito sostanziale. Sia che siano stati creati come scheletri, sia che siano ex-zombie, quelli creati da necromanti sono pure e semplici marionette prive di libero arbitrio che necessitano di ordini diretti per agire. Quelli, invece, creati con le tecniche dei Fabbricanti possono essere sia marionette senza volere, sia creature dotate di “spirito” e di un’intelligenza più o meno complessa a seconda della loro età.
Questa cruciale differenza, che separa degli individui con consapevolezza da mere ossa rianimate, non ha impedito loro di essere figure generalmente temute dalle popolazioni civili, sopratutto quando rurali e isolate. Trattandosi di ossa in movimento, vedere e sentire uno o più scheletri può impaurire, innervosire o suscitare reazioni ostili in quelli che, bene o male, stanno vedendo un’immagine mortifera avvicinarsi. Considerando i casi di scheletri ostili, o perché lasciati a custodire tombe depredate da incauti avventurieri o perché aizzati con la magia contro dei bersagli, è facile vedere il perché di questo timore.
Non è tuttavia una regola assoluta, o senza eccezioni. Vi sono casi di comunità, perlopiù isolate, che trovano negli scheletri un aiuto e un alleato. Villaggi prostrati da malattie, con poche braccia per salvare il raccolto, possono vedere il tempestivo intervento dei loro cari fatti tornare dalla tomba come una manna dal cielo. Allo stesso tempo, una banda di predoni allontanata da un pugno di guerrieri fatti tornare dall’oltretomba è comunque un villaggio salvato, anche se i suoi eroi sono ossa scricchiolanti. Si rumoreggia addirittura di una compagnia di ventura composta e capitanata interamente da scheletri! Sono solo voci, si dice, ma com’è solito, ci potrebbe essere un fondo di verità.
Non esistono città popolate solo da loro, ma gli scheletri (senzienti e non) tendono a legare tra loro. A unirli è il loro particolare stato di non-morti. Nel bianco delle ossa, le differenze che avevano in vita sono pressoché annullate e rimane una comune condizione di non-vita. Questo aspetto, allo stesso tempo, li porta ad essere più amichevoli e tolleranti verso altri tipi di non-morti, trovando in loro dei “cugini” non per sangue, ma per condizione. Non hanno una specie preferita, ma hanno una categoria di esseri ai quali sono più vicini; al tempo stesso, la loro condizione di ossei non-morti può portarli, a lungo andare, a sviluppare una forma di sprezzo per i vivi e le loro infinite lagne: i “sacchi di carne”, come possono chiamarli, non sono mai contenti e piagnucolano per qualsiasi cosa!

Caratteristiche

❧ Linguaggio Gli scheletri non possiedono una loro specifica lingua. In linea di massima, se appartengono alla categoria realizzata dai Fabbricanti, niente impedisce loro di apprenderne altre nel corso della loro non-vita, ma di base parlano la lingua che parlavano da vivi... o qualsiasi idioma il loro Fabbricante abbia impartito loro. Ciò, tuttavia, non vuol dire che non sappiano parlare. Gli scheletri marionette possono ripetere o balbettare frammenti di frasi sentite in vita, o dei comandi dati loro dai loro signori, mentre quelli prodotti dai Fabbricanti sono potenzialmente capaci d’intendere e volere come una qualsiasi altra persona in Linelor.
❧ Strategie Gli scheletri marionette, similmente agli zombie, hanno poco se non nessun senso per la tattica o la strategia; sono in grado di capire ed eseguire gli ordini più semplici, come montare la guardia o pattugliare un luogo o attaccare un nemico, ma senza uno stregone o un warlock a guidarli non eseguono vere o proprie manovre. Di contro, non sono in grado di provare paura o farsi prendere dal panico e l’assenza di un istinto di sopravvivenza vuol dire che colpiscono al massimo della loro forza, incuranti dei danni che possono provocarsi. Gli scheletri senzienti, invece, sono dei potenziali avversari molto pericolosi. Potrebbero avere decenni, se non secoli d’esperienza nella lotta e conoscere bene le debolezze dei loro avversari. Di contro, anche loro tendono a “correre più rischi” di un qualsiasi essere vivente, poiché difettano di un istinto di sopravvivenza e auto-conservazione.
❧ Debolezze Essere dei mucchi di ossa semoventi è al tempo stesso un punto di forza e una debolezza. Non avere terminazioni nervose (o necessità biologiche) li rende immuni a molte cose, tra cui danni da elettroshock, veleni e sonno, ma al tempo stesso li rende particolarmente esposti ai danni da botta, dato che le ossa non possono ricostruirsi. Avendo una magia che li alimenta, un altro valido modo di sconfiggerli è sciogliere l’incantesimo che li mantiene in “vita”.