Votes given by dany the writer

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    Ciao! Sono Paola ma potete chiamarmi Bard, una ragazza di 26 anni che fa la fumettista autoprodotta e ha un sacco di passioni. Avevo lasciato questo gdr per mancanza di tempo e ispirazione (mi pare anche se non sono sicura qui avessi entrambi i problemi) ma si... voglio fare un tentativo, riproviamoci.
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    wjOEutV
    Adalia Synthe
    scheda ❖ drow ❖ 471 ❖ bi ❖ #001Outfit
    «Abbiamo già dei nemici, vostra maestà.»
    Adalia annuì. Ottima osservazione. Per questo ne stavano parlando in un magazzino polveroso invece di smontare suo fratello come la marionetta che era.
    «E di loro sappiamo meno di quel che vorrei e più del necessario per sapere che sono la minaccia attuale al regno. Non possiamo combattere a nord, sud, est ed ovest con una nave e venti anime.»
    «Direi proprio di no.» Ecco perché di Kanma e della sua ministra si sarebbe occupato qualcun altro. Ma era presto per parlarne.
    Le considerazioni di Vis Revar sull’argomento erano tutte giuste. Poteva non piacerle, ma la valutazione che il capitano aveva fatto delle loro forze era quasi esatta e, per quanto la sua ciurma avesse alzato quel numero di un paio di unità, un pugno di arcanisti e pirati non avrebbe mai sconfitto un esercito regolare.
    «Mi dispiace ancora di più considerare che lo scarafaggio vi risulta più utile da vivo che da morto, al momento.»
    Quello dispiaceva anche a lei. Molto. Se avesse potuto scannare e fare a pezzi suo fratello con le proprie mani, lo avrebbe fatto. Ma dare a sua madre il pretesto che cercava sarebbe stato da idiota, specialmente visto che sapeva cosa aveva in mente. Arricciò le labbra. Tenerlo vivo sarebbe stato inutilmente costoso, ma eliminarlo sarebbe stato peggio.
    «O, ancora meglio, da tragicamente disperso nei cunicoli. Dopotutto, non è mai arrivato da noi. Che disdetta...»
    Adalia incline la testa, picchiettando sulle labbra con il ventaglio chiuso. «Vi ricordo che lo avete catturato davanti a una folla gremita, capitano.» Se qualcuno avesse pensato di poterci guadagnare, non avrebbe esitato a vendere l’informazione a sua madre – o a chiunque potesse avere interesse. «Disponete di lui come ritenete meglio, ma dovremo trovare una giustificazione per quello che è successo ieri.»
    0 mO 0 mA 0 mR ❖ CoronaVentaglioIncantesimi

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    A che serve mettere le date nelle role? A questo. Fare role linkate nel tempo e nello spazio.

    Also, *Nyram Del Sogno* ti lanciato un amo per Gabriel per fare una giocata in Vandyra (o più di una, se vogliamo dare sia nel passato sia nel presente)
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    wjOEutV
    Adalia Synthe
    scheda ❖ drow ❖ 471 ❖ bi ❖ #001Outfit
    Vis Revar giocherellò con il rasoio. «Quello mi chiederebbe una scatola più grande di quella che ho voglia di cercare per te. Spero tu non pretenda anche le spalle, scarafaggio. O le scapole.»
    Itreya sgranò gli occhi, che quasi minacciarono di rotolare fuori dalle orbite.
    Adalia nascose un sorriso dietro il ventaglio. Se lo avessero davvero squartato e rimandato a casa in una scatola, lei di certo non avrebbe obiettato.
    «Quindi, non sei qui per trattare, non sei qui in missione, non hai alleati...» Vis Revar lanciò il rasoio allo scheletro. «Chi sentirebbe la tua mancanza?» Lo stava minacciando di nuovo.
    E la paura negli occhi di Itreya era la cosa migliore di quella giornata. «La kyne mia madre!» sbottò, come se quella viscida femmina avesse mai avuto a cuore altri che se stessa. «E mia moglie! Lei ne avrebe molto a male.»
    Oh, quindi era di questo che si trattava. Viscido, naturalmente, ma nel perfetto stile di sua madre.
    «Tranciagli un dito.»
    Itreya si dimenò sulla sedia, come se potesse sottrarsi a quella nuova mutilazione solo provandoci.
    «Allora, visto che ci tieni... quale pezzo vuoi perdere per primo? Al di là del dito, quello è solo perché la tua esistenza mi infastidisce e sentirti strillare allevia di poco il disgusto che ogni tuo respiro mi suscita.»
    «Nessuno! Come congiunto della regina, dovrei…»
    Adalia lo colpì con una sferzata di vento generata dal suo ventaglio. «Ignoratelo, capitano. È evidente che non sa quando tacere.» Scoccò un’occhiata di disprezzo a suo fratello e fece cenno al capitano di seguirla fuori dalla porta. Uscì per prima e, percorse il corridoio, superando almeno tre porte prima di aprirne una. Gli fece cenno di entrare.
    Era un banale magazzino, con anfore e vasi di varia grandezza sugli scaffali.
    Adalia chiuse la porta e, con una sferzata del ventaglio la sigillò. Un altro paio di colpi e una patina lattescente si appicciò alle pareti prima di sparire. Nessuno avrebbe potuto sentire, a meno di sfondare la porta. «Credo di aver capito perché è qui.» Si appoggiò a uno scaffale con le spalle. «Morire, capitano. Nostra madre lo ha mandato a morire, per avere un incidente da usare per muverci guerra. Se non può trattare alle sue condizioni, cercherà di invaderci.» Ma, se il suo altro piano fosse andato come doveva, ben presto avrebbe avuto tutt’altre rogne da gestire. «Probabilmente lo pianificava da quando ha ordito il matrimonio di Itreya, ma non abbiamo prove e, anche fosse, non servirebbero.» Si rimise dritta. «I vostri pensieri in merito, capitano?»
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    Edited by Maððie - 30/7/2022, 10:46
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    CITAZIONE (tuttebbestie @ 11/7/2021, 21:42) 
    Benvenuto!! Ho visto che ti sei già mosso per creare un PG, hai fatto presto!

    Si, ero però stordito dall'orario :P ho visto che qui c'è una forte componente narrativa ma incoraggiate anche il masterato, i dungeon e le avventure più classiche, beh, a me piace il fantasy che ha preso la piega Martiniana di politica ecc, però mi mancavano tanto le care e vecchie avventure del gruppo che deve andare da A a B, uccidere/fare robe, tornare vivo :P
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    Benvenuto, Rogrimm!
    Aggiungi un banner in firma, leggi i regolamenti e l'ambientazione e non dimenticare di riscuotere il denaro per il tuo personaggio. Se hai bisogno di aiuto, chiedi pure. Nella tabella sopra la tag troverai anche altri link utili.
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    wjOEutV
    Adalia Synthe
    scheda ❖ drow ❖ 471 ❖ bi ❖ #001Outfit
    «Eppure era qualcosa con i pugnali...» borbottò Vis Revar. «A proposito di un pezzo alla volta...» Lanciò lo scalpello a Dùsh e si avvicinò al prigioniero. Lo colpì alla mandibola con un pugno che fece battere i denti persino allo scheletro.
    Ah, no. Stava… ridendo? Qualcosa del genere.
    «Direi, capitano, che se questa fosse stata l'arena dello Sqateiqòl sareste il nuovo campione.»
    «Non credo, monsieur Dùsh. Non sta andando a fuoco niente.»
    Adalia inarcò un sopracciglio. Non era sicura di voler indagare in merito. Ma, soprattutto, Itreya sarebbe riuscito a parlare, dopo quel gancio?
    «So che è sbagliato cominciare un'amichevole scambio di domande e risposte con una carezza al capo... Ma quando si parla ai reali si usa il voi
    Adalia ghignò. Forse non avrebbe dovuto incoraggiare quei comportamenti del suo primo capitano, ma c’era da dire che non riusciva a trovare neanche il più piccolo cenno di pietà per il suo consanguineo che lo scheletro stava facendo rinvenire.
    «Le buone maniere non sono di casa dalle parti da cui viene questo sgorbio» commentò Pierre, sbuffando dalla sua pipa. «Senza offesa a voi, Vostra Maestà.»
    «Non colta» gli assicurò. Del resto, si sarebbe potuto dire che avesse lasciato Kanma anche per quello. Alla kyne sua madre, prima tra le pari, sarebbero caduti i capelli a sentir definire così l’oligarchia, ma a ben pensarci forse era proprio questa la cosa più apprezzabile. Non che avesse intenzione di comunicarlo (o anche solo lasciarlo intuire) al nano. Il solo fatto che gli avesse rivolto quelle due parole era già più di quanto meritasse.
    Su richiesta del corsaro, comunque, l’attendente svegliò Itreya dal suo svenimento, discutendo di olio bollente e calce viva. Il primo capitano lo prese per la mandibola e lo scosse avanti e indietro. Sconvolto, Itreya sputò due denti.
    «Un premolare e un molare, comunque? Se non altro, possiamo dire che hai dei buoni denti. Pardon, che avevi
    Così, però, rischiava di rompere il giocattolo prima che avesse servitor al suo scopo. O forse no. Da come si muoveva, sembrava sapere quello che faceva. Del resto, fino a non molto tempo prima, il capitano L’Estant era pur sempre un pirata senza licenza; qualche trucco doveva pur averlo imparato, per ottenere quello che voleva.
    Tra un discorso e l’altro sulla necessità di procurarsi un medico (necessità che, personalmente, non vedeva, a dire il vero; una volta che avesse cantato, aveva intenzione di regalare Itreya a kyne Torep perché ne facesse quel che più le aggradava, dopotutto, e non era detto che le servisse sano), Vis Revar si avvicinò al prigioniero con un rasoio. Ne appoggiò il filo sotto l’occhio di Itreya. «Ora, tornando a noi... Quanto è alta la tua soglia del dolore? Perché, vedi, vorrei proprio sapere con chi ha parlato tua madre prima di spedirti qui. Prova a ricordare. Nessuno ti forza, comunque. Se non lo farai, sai, potresti scoprire com'è la sensazione di una lama fredda che si porta via la pelle attorno all'occhio. E poi magari l'occhio stesso. Sai che puoi restare cosciente mentre penzola?» oteò di nuovo la lama, ridacchiando tra sè e sé. «Anche per ore. Come quando si viene impalati. Se si è bravi, e ti assicuro che lo sono, si può mantenere la vittima cosciente per giorni Sorridendo come un gatto, Vis girò intorno alla sedia. «Allora, con chi ha parlato? Nomi, facce, identità. Non darmi la versione che ha deciso da sola, spedendo solo te. Sei venuto senza una scorta, camuffato... c'è altro sotto. O qualcuno.»
    Parlava ancora troppo, il suo primo capitano, ma aveva ragione. C’era qualcosa sotto. Qualcosa di importante. Solo un imbecille avrebbe creduto che sua madre voleva riprendere le trattative commerciali. Senza Itreya a svenderle Vandyra, avrebbe rischiato di dover trattare per davvero. Specie se intendeva trattare con lei. E, sicuro come l’oro, non avrebbe mai permesso a Itreya di condurre le trattative. Sua madre non era il tipo di drow che delegava, non quel genere di questioni. Non avrebbe mai messo la sua reputazione di prima tra le pari davanti al Senato nelle mani di quel fallito sputa-denti.
    Fallito che, però, non sembrava aver fretta di parlare, anche se guardava Vis Revar come fosse un’Idra Maggiore appena uscita dall’uovo. Il suo sguardo saettò da lui a lei e ritorno un paio di volte, mentre i pensieri vorticavano dietro i suoi occhi. «Adalia, non potresti richiamare il tuo cane? Così potremmo parlarne civilmente, da consanguinei, davanti a del vino.»
    Adalia lo fissò e valutò seriamente se ridergli in faccia. Ma sarebbe stato volgare. Ridere a comando, poi, era di base uno spreco della sua intelligenza. Perciò strinse le labbra fino a una linea sottile. «Credevamo di essere state chiare, prigioniero. Non sei un nostro consanguineo più di quanto non lo sia la polvere sotto i tuoi stivali. Che ne sarebbe comunque più degna. Ora rispondi al capitano, prima che perda la pazienza. Potrebbe farti saltare un altro paio di denti, anche se non ci dispiacerebbe strappartene un paio di nostro pugno.»
    Itreya schiuse le labbra e sgranò gli occhi. Questa sua insistenza a rifiutare che il vincolo di sangue tra loro aveva perso ogni valore non lo avrebbe portato lontano; anzi, cominciava a essere irritante. Se rimpiangeva il valore che aveva ai suoi occhi quando lo aveva portato con sé nella spedizione per fondare Vandyra, era davvero troppo tardi. Avrebbe dovuto fare quei calcoli molto, molto prima. «Conosci nostra madre, Adalia. Ovviamente ha ascoltato tutte le senatrici, ma l’ultima parola sulla questione è stata la sua. Tuttavia, rifiuta che la eleggano regina. Le corone, dice, tendono ad attirare i pugnali. È fatta così, vecchio stile. Perciò ce ne siamo andati, no?»
    Oh, voleva fare il nostalgico, adesso? Pensava di poterle fare due moine e tornare nelle sue grazie, anche dopo che aveva permesso al suo primo capitano di spezzargli una gamba e fargli saltare un dito e due denti. Forse il dolore lo aveva fatto uscire di senno, dopotutto.
    «Ma, se vuoi la lista complete… mi serviranno carta e penna, perché è lunga. Immagino di dover includere le sue consigliere, clienti e favorite. Io non sarei nel novero, comunque, ma questo già lo sai. Ha detto “vai” e io sono partito.»
    Sapendo di andare incontro a morte certa, nel caso in cui fosse stato preso? «Non girarci intorno, prigioniero.»
    «Nostra madre voleva informazioni, nient’altro.»
    Dunque niente trattative. Voleva sapere se era già pronta a respingerla, nel caso avesse mandato l’esercito del Senato? Ma forse sbagliava a non considerare un elemento fondamentale. «E tu, prigioniero, cos’è che volevi?»
    Itreya la fissò con occhi grandi come piatti da portata. «Tornare a casa, sorella. E tenermi la testa attaccata al collo.»
    «Allora hai puntato sulla sajuta sbagliata, prigioniero.»
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    Edited by Maððie - 20/4/2021, 14:11
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    grazie dany the writer :D
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    Freyja, per le role per cui non hai in mente una trama usa questo topic. Puoi anche consultare gli archivi degli altri giocatori e chiedere una role via mp. Oppure, se qualcuna delle richieste che vedi sopra ti interessa, tagga con la @ e prova a chidere una role. :)


    Edited by Maððie - 2/8/2023, 12:01
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    Ho appena creato il mio pg Zagart, non ha una carattere amichevole ne tanto meno gentile all'inizio, ma se lo si conosce dopo un pò si posso intravedere i suoi lati potivi oltre a quegli altri negativi XD

    Edited by Maððie - 12/2/2021, 22:51
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    Stasera ho riorganizzato un po’ di idee e ho deciso alcune cose del mio pg, tra cui la razza, il fulcro della sua storia ,quindi in questi giorni mi metterò dietro alla scheda, non vedo l’ora di finirla e giocare con voi
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    appena riesco mi metto all'opera perchè in questi giorni per dei potenziamenti sulla linea ho internet che va e viene >_<

    CITAZIONE
    Crea ciò che ti piace e ti divertirai!


    Lo dico io che ho il drow albino corsaro vampiro con l'accento francese. Una premessa ti piace? Go for it, ti devi divertire e il setting è molto accomodante

    Si ha davvero cosi tanta libertà? è fighissimo!!! 3_3
    Non vedo l'ora di creare il mio pg
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    ciao! grazie per il benvenuto :)
    Il banner l'ho inserito in firma e ho dato un occhiata ai regolamenti e alle razze dei pg anche perchè ad essere sincera è parecchio che non scrivo seriamente, il massimo che sono riuscita a fare è stato un primo post di presentazione per il pg che creavo e al massimo un paio di post che rimanevano li in attessa di aver risposta ( risposta che non è mai arrivata) comunque devo fare i complimenti il forum è organizzato benissimo davvero, nemmeno quando avevo il mio era cosi ben organizzato.
    Per la realizzazione del pg ad essere sincera si, ho già un paio di idee, devo solo decidere quale mettere in pratica, perchè leggendo mi sono ritrovata in un fiume di idee alla quale finalmente potrò dare libero sfogo e non vedo l'ora di iniziare.
    Vi avverto che i miei pg di solito tendono ad avere un lato un pò più oscuro anche se poi non sono davvero cattivi
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    Benvenuta! ^__^
    Hai già qualche idea per il tuo pg? :f:
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    Ciao a tutti, mi chiamo freyja, appena ho visto questo forum mi sono detta che magari è la volta buona, in passato ero molto attiva su forum gdr, poi per il poco tempo e per una serie di cose mi sono un po’ allontanata da questo mondo fantastico e ammetto che ho sempre voluto ritornare, peccato che quando lo abbia fatto o mi sono imbattuta in forum che non erano più attivi o erano in procinto di non esserlo più, oppure ancora peggio erano tossici per la salute, ma quella mentale 😣 (forse ho parlato troppo e mi sono presentata male fate finta di niente 🙅🏻‍♀️)
    Parliamo di cose serie mi piace tutto ciò che è fantasy, amo leggere e scrivere anche se l ho fatto poco ultimamente ... che dire spero di trovarmi bene e di non aver detto troppe fesserie in questa presentazione

    Bye bye
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    Adalia Synthe
    scheda ❖ drow ❖ 471 ❖ bi ❖ #001Outfit
    La risposta di Itreya colpì Vis Revar come uno schiaffo in faccia: lo fece arretrare e spinse le sue sopracciglia verso l’alto. Poi il capitano annuì, ripetendo quelle parole tra sé con il suo fare da istrione.
    Adalia dovette sforzarsi di contenere il compiacimento. Itreya stava per scoprire cosa succedeva a pestare la coda al suo gatto. Certo, quel teatrino non era esattamente degno di un ufficiale regio, ma erano a porte chiuse, in fondo. Poteva concedergli di divertirsi un po’. Se lo meritava, con la fatica che aveva fatto per prenderlo vivo.
    Ma la pantomima doveva averlo annoiato a metà, perché la lasciò perdere di punto in bianco, per incidergli la tempia con un’unghia. Chiese al nano uno scalpello e se lo fece dondolare sulle nocche. «Da quanto ne so, una visita di pace non avviene in incognito. Di solito ci si annuncia, scarafaggio. Si mandano delle lettere di cortesia, degli emissari. Certo, certo, per qualcuno è tanta etichetta inutile, ma...» Con una destrezza da giocoliere, lo conficcò nel dito medio della destra di Itreya, facendo saltare l’ultima falange. «Vandyra è un regno rispettabile e richiede cortesia!»
    Doveva essersela proprio presa per quel “macellaio”…
    Itreya gridò con quanto fiato aveva nei polmoni. Decisamente troppo, considerata la velocità e la pulizia dell’operazione.
    «E non ti lagnare così tanto! Su, su, non è successo niente; è solo un dito!»
    Come notato dallo scheletro, ne aveva altri diciannove. Be’, per ora.
    «Glielo possono riattacare.» Vis Revar si volse verso Malina, rassettando le maniche dell’uniforme. «Glielo potete riattaccare, vero?»
    La maggiordoma sospirò. «Volendo, sì. Ammesso che meriti l’impiego di risorse regie per pagare qualcuno che lo ricucia e magari perda anche del tempo a svolgere anche un rituale per garantire una corretta guarigione.»
    Adalia cercò lo sguardo di Vis Revar, a braccia conserte, e gli mostrò un ghigno. Dava per scontato non si aspettasse di vederla sprecare il proprio oro in quel modo. Che cauterizzasse la ferita e la facesse finita, in nome di Xura!
    «E nel caso non si possa, oh beh... effettivamente ne ha altri diciannove. E pensare che non gliene serve nemmeno uno. Ma torniamo a noi!» riprese il capitano, come se avesse intuito la linea dei suoi pensieri. Ordinò allo scheletro di svegliare Itreya, svenuto per la paura.
    Coniglio!
    Il neo-ufficiale provvide a strombazzargli nell’orecchio, assassinando i timpani di tutti i presenti.
    Avrebbe dato ordine a Malina di far sparire quella maledetta vuvuzela alla prima occasione, quant’era vera Xura! Itreya poteva pure diventare sordo (dopo l’interrogatorio, beninteso), ma lei voleva tenersi l’udito intatto, grazie tante. «Buon giorno! Bentornato tra noi! Ora, eravamo arrivati al punto in cui confessavi che sì, avevi detto una bugia e ti dispiace tantissimo. Ma accettando le tue scuse, di cui onestamente non saprei che farmene, ritorno alla mia domanda: perché sei qui? Chi ti manda?»
    Itreya perseguì nel suo silenzio, forse perché ancora intontito e sconfitto da quel fiume di parole.
    «Mi rendo conto che forse perdere mezzo dito potrebbe essere stato un po' scioccante per te, dopotutto sei un verme quindi non è legittimo aspettarsi chissà quale fibra, ergo...» Perso il filo del discorso, Vis fece schioccare le pinze che intanto si era procurato. «Non so, sto pensando che strapparti un testicolo potrebbe farmi dimenticare il tuo aver mentito alla regina. Oppure no. Chi può dirlo, prima che lo faccia?»
    Quello era decisamente no spettacolo che si sarebbe risparmiata. Per quanto apprezzasse il dolore del suo debosciato fratello, faceva volentieri a meno di conoscere certi dettagli anatomici di un suo consanguineo. «Apprezzeremmo molto se ci risparmiaste una simile visione, capitano.» Ma non voleva comunque dire che non gli lasciasse la possibilità di smontarlo come una bambola, a debita distanza dal suo sguardo. Però torturarlo sbocconcellando qualcosa mentre lui continuava a sanguinare, come suggeriva quel nano, non era una cattiva idea, per cui fece cenno a Malina, che uscì per ordinare a un paio di schiavi di portare uno spuntino. Nel giro di un paio di minuti sarebbero arrivati con un vassoio di pane affettato, formaggio secco e carne essiccata, giusto per coccolare un po’ i loro palati a dispetto di Itreya.
    Anche se il suo cosiddetto fratello aveva grane più grosse a cui badare. Guardava Vis Revar come un coniglio terrorizzato, in trappola davanti al predatore. «Sono tornato per vedere Adalia!» gridò, con tutto il poco fiato che era riuscito a rimettere insieme. «La nostra onorata madre voleva che le portassi i miei omaggi e che trovassi il modo di riaprire la trattativa, ma temeva per la mia incolumità, se mi fossi presentato a mio nome. Non mi aspettavo di trovarmi davanti quella pantomima!»
    E lei doveva crederci? Quando mai Mishara Synthe si era preoccupata di altri che se stessa, a memoria di drow? «Non vediamo perché mandare te, allora, prigioniero. Se voleva trattare, poteva spedire qualcun altro.»
    «Dai, Adalia, sappiamo entrambi che di chiunque altro avresti rimandato indietro le orecchie e la lingua in una scatola.»
    «Questa è un’idea. Prendete nota, capitano: visto che la kyne nostra madre ci ha omaggiato di un simile regalo, glielo restituiremo… un pezzo alla volta. E nel frattempo cercheremo di cavarti qualcosa di utile da quella bocca bugiarda, prigioniero. Gioisci: sei finalmente diventato utile.»
    L’orrore negli occhi di Itreya la ricompensò con una scarica di piacere lungo la schiena.
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