Adalia Synthe

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    Dea del Disordine Organizzato

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    ♛ Sovrana
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    Location
    Wonderland

    Status
    Death
    Adalia Synthe
    drow • 471 • 07/13 • Bisex
    Nome Adalia
    Cognome Synthe
    Popolo Drow
    Età 471 anni
    Data di nascita 7 sadeshar 656 d. G.
    Orientamento sessuale Bisessuale
    Stato civile Nubile
    Dimora Vandyra
    Stato sociale Autoproclamata regina di Vandyra con il nome di Adalia I
    «If you want anything done, ask a woman.»
    Crediti immagini: Drow by MissSwarm
    Aspetto È più alta della media della sua razza, il che le permette di guardare la maggior parte dei suoi simili dall’alto in basso; peccato che, a confronto con un umano o con un elfo non possa fare a meno di apparire bassina. Non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, ma questo la infastidisce moltissimo. A suo favore può comunque dire di essere proporzionata, benché non procace. Appare piuttosto esile ed è forse anche per questo che ha scelto di apprendere le arti magiche pur non avendone necessità.
    Cura in maniera maniacale i suoi lunghi capelli bianchi, che tende a portare sempre acconciati in complesse impalcature; di rado è possibile vederla con i capelli sciolti e scoprire, così, che sono mossi di natura. Usa pochi cosmetici, se non per sottolineare gli occhi con ombretti adatti al rosso delle sue iridi, ma ama i gioielli (in special modo le collane) e non esce mai di casa senza ventaglio. I suoi abiti dettano la moda del momento a corte e praticamente tutto il regno.
    Segni particolari Ha un neo sul lato destro del collo e due sotto il seno sinistro.
    Carattere È stata cresciuta con l’idea che sia legittimo avere un’altissima considerazione di sé, finché non delude le aspettative di nessuno – anzi, proprio perché riesce ogni volta ad eccederle. La sua spiccata intelligenza e la sua curiosità per i più svariati campi del sapere la fanno sentire in diritto di trattare chiunque come inferiore, almeno finché non si dimostra superiore a lei per cultura o per grado.
    Ha, infatti, un fortissimo senso della gerarchia, che ingabbia e tiene a freno la sua strisciante arroganza. Non lo ostenta, ma è fermamente convinta che sia suo diritto governare, in quanto ha più capacità di nobili anche più anziane ed esperte di lei.
    In un certo senso, è convinta di essere invincibile e che nessuno potrà mai superarla in intelligenza, né in astuzia. Crede di poter sventare in anticipo qualunque tentativo di liberarsi di lei grazie alla sua – ampiamente sopravvalutata – capacità di leggere le persone. Per quanto abile con i concetti, infatti, fa molta più fatica a capire i pensieri e le emozioni di chi interagisce con lei. Dà per scontato che nessuno oserebbe mentirle perché li scoprirebbe subito e questo fa sì che gli inganni meno palesi sfuggano alle maglie larghe del suo setaccio.
    È sensibile alle lusinghe, che ritiene le spettino in quanto parte del gioco di potere. Benché detesti non saper fare qualcosa o scoprirsi non indipendente, c’è in lei una vena di pigrizia che la porta ad appoggiarsi spesso agli altri.
    Women and cats will do as they please, and men and dogs should relax and get used to the idea.
    Talenti Ha un quoziente intellettivo mostruosamente alto e uno spiccato senso del comando, sia sul piano politico, sia su quello militare. Conosce le arti magiche e, pur non essendo una combattente, è in grado di usare alcuni incantesimi per salvarsi la vita, se la situazione lo richiede. Parla drowish e sotterraneo.
    Bonus: Scurovisione Ogni drow è in grado di vedere nel buio totale senza bisogno senza bisogno di fonti di luce esterne.
    Malus: Fotosensibilità Gli occhi dei drow sono ipersensibili alla luce, specialmente se hanno trascorso gran parte della propria vita sotto terra. La luce solare affatica loro gli occhi e qualunque sorgente di luce troppo vicina e/o direttamente puntata sui loro volti può accecarli o stordirli per un periodo direttamente proporzionale all’esposizione.
    Effetti personali Può avere tutto quello che vuole: nessuno sarebbe così poco affezionato alla propria vita da negarle qualcosa.
    Armi Nessuna: ha i suoi maschi che combattono per lei. Nelle occasioni ufficiali, tuttavia, porta al fianco una frusta, non per maneggiarla (anche se ha imparato, nel corso dei secoli), ma come simbolo del suo potere. Il suo vero catalizzatore (celato, come la sua magia), è un ventaglio che porta sempre con sé, legato alla cintura.
    Tesori Nessuno.
    Animali domestici Nessuno.
    Mezzi di trasporto Ne ha diversi, a seconda degli usi che deve farne. Quando vuole farsi riconoscere, tende a muoversi in lettiga o su una carrozza chiusa che porta il suo stemma sulle fiancate, trainata da due o quattro viverne di terra a seconda dei casi, ma è in grado di ricorrere anche a mezzi più discreti.
    Conto corrente #001
    È una drow di seconda generazione: sua madre ha combattuto la Grande Guerra ed è scesa nel sottosuolo con gli sconfitti, per poi risvegliarsi mutata senza sapere perché; lei, invece, con la pelle grigia ci è nata, in una piccola, ma fiorente città alle pendici dei Monti della Luna.
    Sua madre l’ha educata con il pugno di ferro, perché rispondesse in tuto alle sue aspettative. Da quando ha scoperto di avere per le mani una «bambina prodigio» (così l’hanno chiamata, da quando ha cominciato a bruciare tutti i traguardi con largo anticipo sulle sue coetanee), ha alzato ogni giorno di più l’asticella delle proprie aspettative e l’ha costretta a non restare mai indietro.
    Così Adalia è cresciuta all’ombra di questa figura gigantesca, con l’idea che deluderla una volta è già troppo e che è suo dovere essere almeno due, se non tre passi avanti agli altri.
    Ha visto cementarsi attorno a sé una società sempre più matriarcale, mentre qualche maschio ogni tanto spariva. Si è adagiata sull’idea che governare sia suo diritto, oltre che dovere, eppure non ha mai preso in considerazione l’idea di assassinare sua madre per prenderne il posto – pur avendo visto più di una sua coetanea farlo.
    Ha, invece, deciso di fondare una nuova città – più un villaggio, a onor del vero, ma si ostina a chiamarlo città per orgoglio – lontano dai monti, sulla costa del Mare del Nord. Si è messa alla testa di una piccola spedizione – formata da un pugno di artigiani e pescatori, qualche mago e il suo circolo di fedelissime – ed è partita senza voltarsi indietro.
    Il pensiero di portare con sé uno – o una – dei suoi amanti l’ha sfiorata per un momento, salvo poi essere subito represso: è davvero troppo presto per accasarsi, con tutte le cose che vuole ancora realizzare e non esclude la possibilità di un matrimonio politico che le porti vantaggi anche pratici, al di là del piacere della compagnia.
    In pochi mesi, comunque, ha messo mano ai progetti e dato vita al nucleo del centro urbano, con la villa – che nei suoi sogni un giorno sarà una vera e propria reggia – che affaccia sulla Piazza Grande, da cui le altre strade si dipartono a raggiera.
    Vandyra non è altro che un pugno di case a cipolla, ma Adalia sogna in grande e, nel discorso ufficiale tenuto dal balcone della sua dimora si è proclamata regina con il titolo di Adalia I.
    Potrebbe ritenersi soddisfatta – e lo è stata, per circa un anno, mentre la città fioriva sotto i suoi occhi, ma non abbastanza da saziare del tutto la sua fame: l’ultima volta che si è spinta fino al mare, le è sembrato di scorgere qualcosa in lontananza, sulla linea dell’orizzonte, e vuole sapere di cosa si tratta. Presto o tardi, prenderà una nave per verificare di persona.

    🕷



    L’ultima cosa che si aspettava era che qualcuno trovasse Vandyra così presto: prima kyne Torep, che le ha chiesto formalmente udienza in data 17 zashar 1127 d. G., poi il capitano L’Estant, che è riuscito a condurre in porto la sua mostruosa nave in data 02 fashar 1127 d. G. e, non contento, le ha anche portato la notizia che gli Uomini Cornuti pensano di poter saccheggiare Vandyra. Ora quell’isola che ha visto in lontananza è diventata la sua unica possibilità di fermarli. E, forse, di dar vita a un regno. Ma per fare questo, il primo passo è legare a sé il fu pirata L’Estant e la sua nave, che vara ufficialmente come prima nave della Regia Marina il 09 fashar 1127 d.G., davanti alla popolazione riunita. Durante la cerimonia, il neo-Capitano e kyne Torep le fanno anche la cortesia di catturare suo fratello Itreya, venuto a spiarla per conto di sua madre. Be’, sembra proprio che le toccherà interrogarlo.

    character sheet realizzato da © yumæchu` • realizzato esclusivamente per Linelor ~ Fantasy GDR


    Edited by Maððie - 10/9/2023, 11:30
     
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0 replies since 30/8/2019, 18:30   243 views
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